Al Cinéma de la Ville un omaggio a Jean Rouch

In occasione delle Journées de la Francophonie, la Saison Culturelle Cinéma propone una rassegna dedicata a Jean Rouch, pioniere del cinéma-vérité e figura centrale del documentario etnografico.
La chasse au lion à' l'arc Jean Rouch

In occasione delle Journées de la Francophonie, il calendario della Saison Culturelle Cinéma propone il Mini Festival Jean Rouchdedicato a una figura centrale del cinema documentario e pioniere del cinéma-vérité. Le proiezioni, a ingresso gratuito, saranno ospitate il 18 e 19 marzo al Cinéma de la Ville di Aosta e presentate da Laurent Pellé, direttore del Festival Internazionale Jean Rouch.

Martedì 18 marzo – Il cinema di Jean Rouch

Il primo giorno sarà un viaggio nell’opera di Jean Rouch, tra biografia e titoli che hanno segnato il documentario e la docu-fiction del Novecento.

  • Ore 15.30 – Jean Rouch. Cinéaste aventurier
    Un documentario biografico del 2017 scritto da Laurent Pellé e Laurent Védrine e diretto da Laurent Védrine, prodotto da Arte France e altri partner. Il film ripercorre la vita e l’opera del regista, tra esplorazione, antropologia, surrealismo e innovazione cinematografica. Un ritratto sensibile del fondatore dell’ethno-fiction.
  • Ore 16.30 – Les maîtres fous (1955, 28 min)
    Uno dei film più noti di Jean Rouch. A Accra, capitale del Ghana, l’incontro traumatico tra culture genera un culto di possessione, i “Hauka”, figure simboliche della colonizzazione. Il film ricevette premi alla Biennale di Venezia del 1957.
  • Ore 18 – La chasse au lion à l’arc (1965, 70 min)
    Documentario ambientato al confine tra Mali e Niger, dove si celebra una tradizionale caccia al leone con arco e frecce avvelenate. Un racconto rituale tra oralità, mito e cultura materiale. Selezionato in numerosi festival internazionali, tra cui Venezia, Londra e New York.
  • Ore 21 – Petit à petit (1969, 92 min)
    Docu-fiction che prosegue la storia di Jaguar. Due uomini d’affari africani viaggiano a Parigi, ribaltando lo stereotipo dell’occidentale in Africa. Un film ironico e visionario, con Safi Faye al suo debutto come attrice.

Mercoledì 19 marzo – L’eredità del cinema etnografico

Il secondo giorno sarà dedicato all’eredità cinematografica di Jean Rouch, con la proiezione di tre film selezionati dal Festival Internazionale Jean Rouch, organizzato dal Comité du Film Ethnographique, fondato dallo stesso Rouch negli anni Settanta.

  • Ore 15.30 – A TRANSFORMAÇÃO DE CANUTO (2023, 130 min)
    Film dei registi brasiliani Ariel Kuaray Ortega e Ernesto de Carvalho. In una comunità Mbyá-Guaraní, la leggenda di Canuto, trasformato in giaguaro, diventa pretesto per riflettere sul rapporto tra mito, identità e rappresentazione cinematografica. Gran Premio Nanook – Jean Rouch 2024.
  • Ore 18.30 – Méandres ou la rivière inventée (2023, 73 min)
    Film francese diretto da Marie Lusson e Émilien De Bortoli. Un viaggio su un fiume in zattera diventa esplorazione delle trasformazioni ambientali e delle interazioni tra natura e attività umana. Premio Gaïa 2024.
  • Ore 21 – Flickering Lights (2023, 90 min)
    Diretto da Anupama Srinivasan e Anirban Dutta, racconta la lunga attesa dell’elettricità in un villaggio naga al confine indo-birmano, sospeso tra disillusione e speranza. Premio Mondes en regards 2024.

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