Al Forte di Bard il convegno scientifico “Ghiacciai, permafrost, neve e acqua” chiude l’anno dei ghiacciai

Giovedì 11 dicembre al Forte di Bard il convegno internazionale “Ghiacciai, permafrost, neve e acqua”, evento conclusivo dell’Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai in Valle d’Aosta.
Monte Bianco sommità - ghiacciai convegno

L’Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai trova in Valle d’Aosta il suo momento conclusivo. Al Forte di Bard nella Giornata Internazionale della Montagna, giovedì 11 dicembre, il convegno scientifico internazionale di quest’anno è dedicato al tema dei “Ghiacciai, permafrost, neve e acqua” e sarà come sempre aperto gratuitamente al pubblico in presenza e in streaming (su prenotazione).

Il convegno rappresenta il momento conclusivo delle iniziative messe in atto durante l’anno internazionale per la conservazione dei Ghiacciai dalla Regione autonoma Valle d’Aosta, insieme a Fondazione Montagna sicura, Forte di Bard e Arpa Valle d’Aosta. Un ampio calendario di eventi, workshop, serate per turisti, attività con le scuole e iniziative di ricerca, pensati per sensibilizzare residenti e visitatori sui cambiamenti in corso nell’ambiente alpino. Un percorso che si concluderà con diversi interventi volti a sottolineare il legame tra ricerca scientifica, gestione del territorio e politiche di adattamento ai cambiamenti climatici.

La partecipazione al convegno “Ghiacciai, permafrost, neve e acqua” è gratuita, con prenotazione obbligatoria tramite il form online. In fase di iscrizione i partecipanti possono scegliere se seguire i lavori in presenza, nelle sale del Forte, oppure in streaming. Per informazioni è possibile contattare l’organizzazione ai seguenti numeri: 0125 833811 e 0125 833818.

Il programma

La giornata si aprirà al Forte di Bard con i saluti istituzionali alle 9:15, per lasciare poi spazio a cinque sessioni plenarie con relatori internazionali. La prima sessione, dalle 9:30, sarà dedicata al permafrost, con l’intervento di Christian Hauck del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Friburgo sullo stato attuale del permafrost nelle Alpi europee. Seguirà il focus su neve e valanghe con Nicolas Eckert, dell’Inrae/Université Grenoble Alpes, che illustrerà l’evoluzione dell’attività valanghiva e dei rischi associati in risposta ai cambiamenti climatici e alle variazioni dell’innevamento.

La terza sessione sarà incentrata sulla glaciologia e proporrà tre contributi. Guglielmina Diolaiuti e Antonella Senese, del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, presenteranno dati e riflessioni sul cambiamento climatico dalle Alpi al Karakorum e sulle relative strategie di ricerca. Daniel Farinotti, dell’ETH Zurigo, tornerà sulla “catastrofe di Blatten”, mentre Bruno Demolis, del servizio RTM France, affronterà il tema della gestione del lago proglaciale a Pralognan-la-Vanoise.

La mattinata proseguirà con una sessione dedicata al progetto internazionale “Ice Memory”, illustrato da Fabrizio De Blasi del CNR ISP, che mira a conservare nel lungo periodo gli archivi glaciali a rischio, e con un approfondimento su ghiacciai e biodiversità affidato a Jean-Baptiste Bosson di Marge sauvage, che parlerà delle implicazioni ecologiche del passaggio dai ghiacciai agli ecosistemi post glaciali. A chiusura dei lavori del mattino interverrà Fondazione Montagna sicura, con il presidente del comitato scientifico Raffaele Rocco, che presenterà lo stato dei lavori in seno alla Commissione delle Alpi per la redazione dell’RSA11, rapporto dedicato ai ghiacciai alpini.

Nel pomeriggio, dalle 14:00, il programma prevede due sessioni tematiche. La prima riguarderà il progetto di ricerca scientifica sul Monte Bianco per la rilevazione topografica e geofisica della calotta glaciale sommitale, curato da Fondazione Montagna sicura insieme al Laboratoire Edytem del CNRS. La seconda, affidata al Centro funzionale e pianificazione della Regione autonoma Valle d’Aosta e a Fondazione Montagna sicura, sarà dedicata alla presentazione del rendiconto nivometeorologico, strumento essenziale per la lettura integrata dei dati su neve e precipitazioni in ambiente alpino.

Ad arricchire la giornata ci sarà anche una sessione poster sulle ricerche dedicate a criosfera e neve, allestita nella sala Archi Candidi del Forte di Bard. In chiusura la proclamazione e la premiazione dei vincitori del concorso letterario e fotografico “Ghiaccio bollente – un ossimoro del cambiamento climatico”, iniziativa che ha coinvolto cittadini e appassionati invitandoli a raccontare con immagini e parole il rapporto con il cambiamento climatico tra i ghiacciai.

FdB Convegno ghiacciai
FdB Convegno ghiacciai

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le norme sulla privacy e i termini di servizio di Google. e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte