Domenica 7 settembre, la Sfom propone nel quadro del progetto transfrontaliero MAIA due appuntamenti che intrecciano musica, danza, teatro e riflessione sul territorio.
Il primo è “Sub ortum solis”, performance che si terrà alle 6.58 nell’area archeologica di Vollein. Sullo sfondo dell’altopiano della necropoli, tre musicisti – Christian Thoma (oboe e clarinetto basso), Manuel Pramotton (sassofono tenore) e Federico Marchesano (contrabbasso) – dialogheranno con la danza di Francesca Cinalli per celebrare l’arrivo del sole. Un rito artistico che vuole evocare la forza vitale e rigenerante della luce, a pochi giorni dall’inizio dell’autunno. Dopo la performance il pubblico potrà incontrare l’archeologa Gwenaël Bertocco e partecipare a una visita guidata all’area archeologica.

Il secondo appuntamento è previsto nel pomeriggio, alle 14, al Colle del Gran San Bernardo, con “Steli” di Stalker Teatro. L’azione, che negli ultimi anni è stata replicata in diversi paesi europei, propone una riflessione collettiva sul significato del confine, sul valore politico e sociale delle divisioni e delle separazioni. Lo spettacolo, che unisce arte visiva e performing art, si adatta agli spazi non convenzionali: al Colle, simbolo stesso di frontiera, Steli diventa un’esperienza partecipata di trasformazione temporanea del paesaggio.
