“Essere o non essere? Boh, vediamo domani… (male che vada fa ridere)”

Lo spettacolo del laboratorio teatrale del Liceo Scientifico e Linguistico Édouard Bérard di Aosta è in programma venerdì 23 maggio alle ore 20.45 presso l’auditorium di Plus Aosta, in via Garibaldi. Lo spettacolo è a ingresso libero.
Le ragazze del Liceo Berard

Un titolo ironico, provocatorio, che racchiude tutta la complessità del crescere: “Essere o non essere? Boh, vediamo domani… (male che vada fa ridere)” è lo spettacolo del laboratorio teatrale del Liceo Scientifico e Linguistico Édouard Bérard di Aosta, in programma venerdì 23 maggio alle ore 20.45 presso l’auditorium di Plus Aosta, in via Garibaldi.

Un progetto nato da un’idea dell’educatrice Stefania Minniti, scritto su misura per le ragazze che lo porteranno in scena, e presentato dalla docente Sabrina Pirana. Al centro, la voce delle adolescenti: non personaggi costruiti, ma frammenti veri, sinceri, intensi, che parlano di paure, sogni, domande e identità. Dodici studentesse, provenienti da diversi indirizzi del liceo, sono le protagoniste di un lavoro che ha trasformato il palcoscenico in un percorso di consapevolezza e crescita.

Il teatro, in questo contesto, è molto più che una disciplina artistica: diventa strumento didattico, spazio di libertà espressiva, mezzo per guardarsi dentro e imparare ad accettarsi. Ogni battuta, ogni gesto, ogni scena nasce dall’esperienza e dalla personalità delle interpreti, valorizzando le differenze come ricchezza e restituendo al pubblico uno spaccato autentico dell’universo adolescenziale.

In scena ci saranno Arianna Agnesod, Michèle Cheillon, Lara Curti, Emily Giorgi, Estelle Lollio, Giulia Musumarra, Kodes Oueslati, Marta Savio, Sharon Sedda, Nathalie Tessarin, Elisabetta Vesan e Sophie Volget, in rappresentanza delle classi del liceo scientifico e linguistico. Dodici voci, dodici storie, una sola energia che attraversa il palco per parlare a tutti – giovani e adulti – del coraggio di crescere.

Lo spettacolo è a ingresso libero. Un’occasione per scoprire il talento delle giovani attrici del Bérard e per riflettere, sorridendo, sul potere trasformativo del teatro.

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