Per tutta la settimana, ad Aosta e dintorni, la Pride Week animerà la città con eventi culturali, presentazioni del libro, cinema e intrattenimento per scoprire e apprezzare insieme la cultura queer e portare un po’ di varietà nell’ambiente culturale aostano. Ogni giorno ci sarà uno di questi appuntamenti che si chiuderanno con l’esibizione del comico Daniele Gattano “Male male” sempre al “Théâtre de la ville”.
Il Programma della Pride Week
Laboratorio teatrale My king
Domenica 1° ottobre alle 14.30
Al CSV
Il primo appuntamento sarà domenica 1° ottobre con Il Kollettivo Drag King, nato nel 2011 al Teatro Ringhiera di Milano, un gruppo fluido di persone dalle varie esperienze e professionalità, che ha l’obiettivo di indagare, esprimere e mettere in scena il proprio “lato maschile”. I laboratori del Kollettivo sono aperti a tuttə: donne e uomini di ogni età, identità di genere, orientamento sessuale, attorə e non, danzatorə e non, persone “normali?” e non, anche senza esperienze pregresse nel teatro. Insomma a chiunque abbia voglia di scoprire, indagare e giocare con il proprio lato maschile.
Attraverso un lavoro sulla presenza, il travestimento, il trucco e le improvvisazioni – in sintesi attraverso il teatro – si cercherà il maschio, il KING che è in ognunə di noi per riconoscere e smascherare pregiudizi e stereotipi culturali e sociali divertendosi. Per partecipare si chiede al pubblico di portare trucchi e salviettine struccanti oltre che alcuni abiti maschili. Per maggiori informazioni si può trovare la lista completa sul sito dedicato al programma della Pride Week.
Il corpo politico. La sfida del femminismo degli anni ’70
Lunedì 2 ottobre alle 18
Aula Magna dell’Univda
La saggista Lea Melandri sarà ospite della Pride Week e dell’Università della Valle d’Aosta che anche quest’anno collabora con Arcigay – Queer VdA. L’appuntamento è alle 18 di lunedì 2 ottobre nell’aula magna dell’UniVda con la saggista, attivista e giornalista Lea Melandri, che parlerà di come il corpo sia diventato uno strumento politico di affermazione e rivendicazione durante le prime battaglie femministe in Italia negli anni ‘70 del 900.
Lea Melandri è stata un’attivista del movimento delle donne italiano fin dagli anni ‘70, scrivendo vari libri al riguardo. Ha diretto dal 1971 al 1978 la rivista “L’erba voglio” e dal 1987 al 1997 la rivista “Lapis. Percorsi della riflessione femminile”. Ha anche curato rubriche di vari giornali italiani. Nel novembre 2012 il Comune di Milano le ha attribuito il prestigioso Ambrogino d’oro per essere «tra le maggiori teoriche italiane del femminismo: ha contribuito a fare della nostra città uno dei centri internazionali del pensiero sulle donne, animando il dibattito con scritti, incontri, iniziative culturali, civili, politiche”.
“La sposa nel vento”
Martedì 3 ottobre alle 21
Cittadella dei Giovani
“La sposa nel vento”, di Giovanni Coda, con con Serra Yılmaz e Lorenzo Balducci, è una storia dura, potente, attuale e trasversale, che si ispira alla storia della Beata Antonia Mesina, assassinata nel 1935 ad Orgosolo a soli 16 anni, dopo un tentativo di stupro a cui la ragazza oppose una strenua resistenza fino a sacrificare la propria vita. Nel film coesistono anche tante storie di donne di culture e origini diverse unite da un messaggio di denuncia e allo stesso tempo di speranza.
Il focus del film si centra sul dramma del femminicidio e chiude la trilogia che l’autore ha dedicato alla violenza di genere. Dopo “Il rosa nudo” (2013) e “Bullied to death” (2015), opere che hanno ottenuto tantissimi premi e un grande successo di critica e pubblico internazionale. Un nuovo racconto di discriminazione e violenza scritto e diretto dal regista cagliaritano, costruito con un linguaggio più diretto e con la poetica che da sempre contraddistingue l’autore.
Il peso delle parole: il potere discriminante del linguaggio
Mercoledì 4 ottobre alle 21
CSV
Il filosofo Lorenzo Gasparrini sarà ospite della Pride Week mercoledì 4 ottobre con un incontro per destrutturare il potere del linguaggio. “Immaginiamo il linguaggio discriminante come una cosa fatta di parolacce e di insulti. Certo, anche quelli sono discriminanti, ma un enorme numero di parole ‘comuni’ sono usate come strumenti di discriminazione. È importante ragionare insieme sul potere discriminante che usiamo, e su come poi questo circola anche tra parole considerate ‘innocue’. Lo faremo parlando, ma anche giocando con le parole”.
Così il relatore sintetizza l’incontro che ha l’intento di creare uno spazio di crescita e confronto all’interno del programma della rassegna. Sarà l’occasione per affrontare le questioni delle discriminazioni e dei linguaggi d’odio – in senso ampio – di omobitransfobia, di mascolinità tossica e più in generale di tutti quegli atteggiamenti che contribuiscono a creare ambienti scolastici, familiari e sociali inospitali per le persone marginalizzate. L’appuntamento sarà ripetuto anche giovedì 5 ottobre alle 9.15 del mattino in una versione dedicata alle scuole presso la Cittadella dei Giovani di Aosta.
Cortometraggi in collaborazione con il Festival Orlando di Bergamo
Giovedì 5 ottobre alle 21
Biblioteca Ida Desandré in viale Europa
Anche quest’anno torna la serata cortometraggi queer con una selezione di “best of” di Orlando Shorts 2023, la sezione dedicata ai corti scelti da Under 27 per il Festival Orlando di Bergamo, per dare spazio a nuovi sguardi queer sul grande schermo. Ogni cortometraggio è il racconto di un’esperienza personale, ma anche la storia collettiva di una generazione in trasformazione costante.
Presentazione del libro “Diecimila chilometri più in là” di Benedetta Renier
Venerdì 6 ottobre alle 18
Bocciofila del Quartiere Cogne
Un romanzo, quello di Benedetta Renier, che è più di un’autobiografia: è il racconto di cosa significhi intersezionalità, di quale sia l’avventura della scoperta di sé, del processo di autoconsapevolezza, del viaggio, dell’esperienza in mondi e culture lontane, dell’innamoramento e del desiderio di costruire una famiglia sfidando pregiudizi, tradizioni, burocrazie e leggi sull’immigrazione. Una sfida, insomma, dalla prima all’ultima pagina, che ci emoziona e ci offre la possibilità di riflettere su come sfidare le avversità e puntare direttamente agli obiettivi, non importa quanto lontani.
Presentazione della graphic novel “Barba” di Alec Trenta
Sabato 7 ottobre alle 18
Bocciofila del Quartiere Cogne
Questa graphic novel parla di un percorso di affermazione di genere, ma non solo. Parla di introspezione e ricerca di sé, di vuoti da colmare, di amore e dell’importanza e difficoltà di concedersi di essere sé stessə. L’autore ci racconta quindi il suo passato e il suo percorso, le sue difficoltà con la disforia e le aspettative di genere, la ricerca e l’ottenimento dell’euforia e della tanta agognata barba, il tutto con un tocco di ironia e leggerezza, ma senza nascondere il disagio che si può provare quando si affronta un percorso di crescita di qualsiasi tipo.