Dal 18 dicembre 2021 al 6 marzo 2022, il Castello Gamba di Châtillon ospiterà la mostra Pier Paolo Pasolini Fuori Quadro – Il cinema in forma di poesia.
A comunicarlo l’Assessorato dei Beni culturali. L’evento è promosso e organizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, in occasione del centenario dalla nascita del celebre poeta, sceneggiatore, attore, regista e drammaturgo italiano nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Roma il 2 novembre 1975.
All’interno delle sale del castello saranno esposti alcuni suggestivi scatti d’autore, foto di scena e di set, in un’alternanza di “visto e non visto”, di campo e fuori campo, di quadro e fuori quadro. La mostra intende così dare forza all’idea del visibile contemporaneo di cui Pasolini ha contribuito a definire forme, margini e logiche.
Le immagini presentate sono il risultato di un progetto più ampio realizzato nel 2006 dal Museo del Cinema di Torino, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. La condivisione è il frutto di un pensiero che sollecita la promozione del Museo e delle sue collezioni in ambito regionale, nell’ottica di attrarre un pubblico sempre più ampio verso registi indimenticabili.
Spiega Enrico Montrosset, curatore dell’esposizione: “La mostra è costituita da stampe di fotografie rubate sui set dei film di Pasolini e da immagini di scena, da Accatone a Salò, in un arco di anni che va dai primi ‘60 al 1975. Il percorso espositivo conduce il visitatore in questo viaggio temporale che corrisponde anche al percorso di definizione dell’estetica cinematografica pasoliniana, da quella più vicina a un certo neorealismo borgataro di Accatone, stilisticamente e narrativamente legato ai temi dei suoi romanzi faro degli anni ’50 Ragazzi di vita e Una vita violenta, a quella di denuncia sociologica e politica, iperbolica, paradossale, provocatoria, metafisica delle pellicole degli anni ’70”.
Non solo: “Un tale percorso si incarna nei corpi delle sue icone, dalla fisicità di Franco Citti, di Anna Magnani, di Silvana Corsini alla rarefazione quasi eterea di quella di Enrique Irazoqui, di Silvana Mangano e di Maria Callas, passando per le gestualità scomposte di Ninetto Davoli, di Laura Betti, di Totò e di molti altri”.
La mostra sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, dal martedì alla domenica e ogni lunedì festivo del mese. È necessario essere in possesso del Green pass base.