Sette generazioni differenti coesistono nella nostra epoca. Una condizione che spesso, forse inevitabilmente, dà luogo ad uno scontro generazionale. Perché questo scontro non può trasformarsi in incontro? È quello su cui si interroga Generation Crash di Qui e Ora Residenza Teatrale, ultimo appuntamento del progetto “CHALLENGE – Il linguaggio e il suo doppio” in programma venerdì 19 dicembre alle 20 allo Spazio Plus di Aosta. Il giorno precedente, la compagnia terrà un laboratorio con studenti e studentesse del Licam.
Generation Crash è un progetto di Francesca Albanese, Silvia Baldini, Marco Chenevier, Laura Valli, con Francesca Albanese, Silvia Baldini, Laura Valli, la regia di Marco Chenevier e alle luci Stefano Colonna. Un lavoro che ancora una volta pone al centro del pensiero la sfida, questa volta intesa come scontro tra generazioni diverse: si risemantizza la parola sfida, la si rende inclusiva e non esclusiva, la si rende accogliente e non escludente.
Le generazioni vivono, convivono in una sfida costante dove il vecchio e il nuovo trovano una linea di sintesi e la cosiddetta sfida generazionale non è più una guerra ma una possibilità di innesto fruttuoso e volto al bene comune. La performance vive solo attraverso la partecipazione attiva del pubblico per verificare se esista una generazione capace di innescare un cambiamento, ribaltare lo stato delle cose o proporre un nuovo modo di stare insieme.
“Con grande felicità e soddisfazione ci avviciniamo all’ultimo appuntamento della rassegna CHALLENGE – Il linguaggio e il suo doppio, un percorso che ancora una volta ha confermato quanto l’arte sia uno strumento universale capace di leggere il presente e creare nuove connessioni – dichiarano Marco Chenevier e Alessia Pinto, Direzione artistica TIDA, e Francesca d’Apolito, Direzione organizzativa TIDA. Venerdì 19 dicembre, allo Spazio Plus, accoglieremo Generation Crash, progetto della compagnia Qui e Ora Residenza Teatrale, che nasce da una collaborazione proprio con Marco Chenevier alla drammaturgia e alla regia e che indaga con sensibilità e coraggio la possibilità di trasformare lo scontro generazionale in un incontro fertile, attraverso un nuovo lavoro interattivo. In un momento storico in cui ben sette generazioni convivono e si intrecciano, lo spettacolo ci invita a guardarci reciprocamente con maggiore apertura, riconoscendo ciò che ci unisce oltre ciò che ci separa”.
“L’intero percorso di CHALLENGE – proseguono Chenevier, Pinto e d’Apolito – ha visto una partecipazione ampia e trasversale, dalle scuole secondarie agli istituti artistici, dalle realtà di danza e circo ai tanti gruppi informali di giovani e adulti che hanno trovato nella rassegna uno spazio di ascolto e sperimentazione. Anche quest’anno il contributo delle scuole di danza e di circo del territorio, Jubjoter e Officina Danza, è stato prezioso e appassionato, segnale di una comunità viva e coinvolta. Questo viaggio, che ha attraversato le pratiche performative contemporanee e il dialogo tra linguaggi artistici e linguaggi verbali, ha ribadito quanto sia fondamentale offrire alle nuove generazioni occasioni concrete per esercitare creatività, pensiero critico e competenze relazionali. La sfida, resa inclusiva e condivisa, non è più un conflitto ma un motore di crescita comune: un invito a immaginare insieme nuove modalità di stare nel mondo”.
CHALLENGE – Il linguaggio e il suo doppio è un progetto di Teatro instabile di Aosta, sostenuto dall’Assessorato per i Beni e le attività culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta, dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, dal progetto europeo circusnext – European Circus Label, da Plus Aosta e dal Comune di Aosta.

