La Valle d’Aosta è da sempre regione di forte emigrazione. A cavallo tra il XIX e il XX secolo i valdostani fuggivano in massa dalla miseria e dalle condizioni sociopolitiche avverse, mentre oggi sono soprattutto giovani qualificati (con i diplomati comunque in crescita) che scelgono l’estero per fare carriera e per creare una famiglia.
Se è indiscutibile che le migrazioni sono endemiche e fanno parte della storia di tutti i popoli, è altresì vero che la fotografia attuale della Valle d’Aosta vede sul suo territorio uno svuotamento sociale e lavorativo imponente, un invecchiamento demografico importante (con un’età media che è arrivata a toccare i 48 anni), una natalità ai minimi storici e uno spopolamento senza soluzione di continuità delle nostre valli alpine.
Lo studio delle migrazioni valdostane ci porta, quindi, a riflettere sul futuro stesso della nostra regione.
Per approfondire tutti questi temi, la Fondation Chanoux organizza venerdì 29 novembre il convegno Le migrazioni nelle Alpi che si terrà dalle 10.00 alle 18.00 all’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans. Sarà l’occasione per confrontarci con le altre realtà alpine del Nord Italia e internazionali (come la vicina Savoia) che condividono lo stesso fenomeno migratorio e devono affrontarne le conseguenze.
Prenderanno la parola Jean-Pierre Martin Perolino, Presidente del Comité Fédéral des Sociétés d’Emigrés Valdôtains, Oscar De Bona, Presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo e Presidente dell’Unionale Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati, Luigi Papais, Consigliere dell’ente Friuli nel mondo, Davide Rosso, Direttore della Fondazione Centro culturale valdese, Maurizio Tomasi, Direttore della rivista Trentini nel mondo, Geremia Gomboso, Presidente dell’Istituto Ladin Furlan Pre Checo Placerean, Michela Ceccarelli, Consigliere del Comitato scientifico della Fondation Chanoux e Laurent Rigaud, Président des Savoyards du Monde per un giro d’orizzonti delle realtà alpine e interverranno i professori Andrea Membretti e Valerio Larcher.
Il convegno è organizzato con il sostegno della Regione autonoma Valle d’Aosta.
