Paolo Borrometi presenta ad Aosta il suo libro “Traditori”

Borrometi, sotto scorta da 10 anni perché ha voluto raccontare le mafie nella sua terra, la Sicilia, è uno dei simboli della libertà di stampa. Il giornalista sarà ospite della rassegna Riverberi domani, venerdì 13 ottobre alle 18.30 al Salone ducale di Aosta.
Paolo Borrometi

Un incontro per parlare di libertà di stampa, di giornalisti e di giornalismi, di mafie. Ma anche di come la cronaca – e la storia – siano manipolate ogni giorno, tra fake news e condizionamenti. L’Associazione Stampa Valdostana – il sindacato dei giornalisti della Valle d’Aosta –, grazie al Comune di Aosta e alla rassegna Riverberi, ospiterà domani, venerdì 13 ottobre alle 18.30 ad Aosta, il giornalista Paolo Borrometi, condirettore dell’agenzia Agi, consigliere nazionale della Fnsi e presidente dell’associazione Articolo 21.

Borrometi, sotto scorta da 10 anni perché ha voluto raccontare le mafie nella sua terra, la Sicilia, è uno dei simboli della libertà di stampa. Collabora con diverse organizzazioni per la legalità e la libertà di stampa. È il referente della Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti, per i progetti di educazione alla legalità e per la valutazione e l’analisi degli atti intimidatori contro i giornalisti.

L’appuntamento è al Salone ducale del municipio di Aosta. Sarà introdotto da Luca Tonino, presidente del Consiglio comunale di Aosta, e da Alessandro Mano, giornalista e presidente dell’Asva. Borrometi dialogherà con Sara Sergi, giornalista e vicepresidente del sindacato valdostano, guidando il pubblico in una conversazione tra l’attualità e la storia italiana attorno al suo ultimo libro “Traditori. Come fango e depistaggio hanno segnato la storia italiana”, edito da Solferino. Il volume è un viaggio tra persone e fatti, tra le stragi e i delitti rimasti impuniti in Italia.

La prenotazione è consigliata, dai i posti limitati, ed è possibile sul sito di Riverberi. L’ingresso è libero.

Chi è Paolo Borrometi

Nato a Ragusa nel 1983, è laureato in Giurisprudenza. Ha iniziato a lavorare al Giornale di Sicilia e ha poi fondato il sito di informazione e inchiesta La Spia. Oltre all’Agi, collabora con diverse testate giornalistiche. Per il suo impegno di denuncia, ha ricevuto l’onorificenza motu proprio dal presidente della Repubblica. Collabora con Libera, la Fondazione Caponnetto e con la Cgil. Con l’editore Solferino ha pubblicato Un morto ogni tanto (2018), Il sogno di Antonio (2019) e Traditori (2023). Con Mondadori ha pubblicato Siate rompiscatole. La storia di Padre Pino Puglisi (2023).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e da Googlepolitica sulla riservatezza e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte