In casi estremi, ovvero quando esiste un pericolo per la sicurezza pubblica e un’elevata probabilità di danno grave, la Regione potrà chiedere una deroga per catturare dal territorio e abbattere uno o più lupi. E’ quanto prevede il protocollo sperimentale per la gestione del lupo in Valle d’Aosta, approvato oggi dalla Giunta regionale.
Redatto dall’ufficio per la Fauna selvatica dell’Assessorato regionale, con l’aiuto di un tecnico esterno, l’atto è uno strumento operativo per affrontare situazioni di criticità legate alla presenza del lupo, “specie protetta tornata a popolare stabilmente il territorio valdostano dagli anni 2000”. Nel 2023, come ricordato dalla delibera, erano undici i branchi identificati nella nostra regione.
Il documento recepisce e adatta le linee guida elaborate a livello nazionale dal progetto europeo LIFE WolfAlps EU, e in particolare il “Protocollo operativo per la gestione degli individui confidenti di lupo” predisposto dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) nel dicembre 2024.
Il protocollo fornisce una procedura per valutare e, se necessario, intervenire su singoli esemplari considerati “confidenti” , cioè non più timorosi dell’uomo, o “urbani” , presenti abitualmente in ambito antropizzato. Situazioni, ricorda la delibera, già verificatesi in passato, in particolare ad Arvier e Valgrisenche, che avevano destato preoccupazione e proteste fra la popolazione.
L’atto individua quattro livelli crescenti di criticità, valutati sulla base di specifici comportamenti: livello 1 – presenza occasionale in aree antropizzate: il lupo viene avvistato una tantum, senza segni di familiarità con l’ambiente umano; livello 2 –presenza ricorrente: il lupo frequenta regolarmente aree urbane o turistiche, anche di giorno, senza mostrare paura; livello 3 – comportamento confidente: l’animale si avvicina deliberatamente a persone, si alimenta con rifiuti umani o tenta l’ingresso in edifici agricoli e livello 4 – comportamento aggressivo: lupo che manifesta atti di aggressione o insegue persone.
Ogni livello prevede un insieme graduato di interventi, che vanno dalla sensibilizzazione della popolazione e degli amministratori; alla dissuasione attiva con l’impiego di strumenti acustici o visivi (sirene, luci lampeggianti) o di proiettili in gomma o palle di vernice, sparati da personale autorizzato, per indurre nel lupo un’associazione negativa con l’uomo, fino al collocamento di radiocollari GPS per tracciare gli spostamenti del lupo e alla possibile cattura temporanea, con rilascio dopo accertamenti sanitari o comportamentali.
Il livello 4, per i casi estremi, prevede la rimozione dell’esemplare confidente dal territorio mediante abbattimento selettivo, previo nulla osta ministeriale.
La procedura si attiva con una relazione tecnica del Corpo forestale, supportata dagli uffici del Dipartimento risorse naturali. Ottenuto il parere positivo dell’Ispra, sarà la Presidenza della Regione ad autorizzare con decreto, in deroga alle norme di tutela vigenti, l’intervento sul singolo esemplare. L’eventuale cattura o abbattimento spetterà al Corpo forestale.
11 risposte
Ciò che mi stupisce non è tanto il contenuto ma l’efficienza e la velocità con la quale vengono fatti questi provvedimenti. Ci fosse la stessa efficienza nella sicurezza stradale qui in Valle salveremmo sicuramente delle vite ….umane e anche animali
in effetti sono molto frequenti gli episodi in cui il lupo manifesta atti di aggressione o insegue persone
Ad Arvier già qualche anno fa, i bambini non venivano più fatti uscire da scuola il pomeriggio perché una coppia di lupi confidenti scorrazzava in centro al paese in pieno giorno. Avrebbero dovuto lasciali uscire in modo che venissero aggrediti e sbranati, per avere la certezza di aggressioni?
Il lupo è un predatore, e come tale aggredisce e sbrana. Se non ha più paura dell’uomo, a breve aggredirà le persone. A lei sta bene?
Eh sì, infatti in Abruzzo tutti i giorni riferiscono di poveri umani mangiati dai feroci lupastri, tra un po’ i paesi del Parco saranno spopolati 😀
Ma risposta è la tua? Riferisco fatti concreti di bambini che non possono uscire da scuola per la presenza di lupi in centro al paese e ti metti a straparlare di Abruzzo? Ma che cosa c’entra? Attieniti ai fatti, La Valle d’Aosta è piccola e molto antropizzata, molto più dell’Abruzzo, i lupi in dispersione diventano confidenti perché sennò muoiono di fame, si avvicinano troppo agli umani. Vogliamo davvero che succeda qualche aggressione o peggio per toglierci il salame dagli occhi? I lupi predano, e se sono confidenti possono sbranare un uomo o peggio un bambino, come qualunque altro canide.
Forse certe battute te le dovresti tenere a casa tua e pensare non tanto alle aggressioni agli umani che sono finora sporadiche ma a tutti gli allevatori che perdono il bestiame e gli ovini e il loro profitto ottenuto faticosamente.
Fra un po’ berremo solo latte in polvere e formaggi di plastica
Gentilmente può riferire di un attacco del lupo all’uomo o a un bambino? Anche tutti i cani vengono allontanati nel suo paese?
Fanno lo stesso terrorismo anche con l’orso, nulla di nuovo sotto il sole. https://paysdelours.com/fr/
A quando riconoscere che siamo una Valle di miserabili? Cime bianche e adesso il lupo, passando per un’inerzia legislativa durata anni. Segnarsi i nomi e non votarli mai più.
Complimenti, un inizio soft e poi… Vai col tiro al lupo cattivo. Mi vergogno di essere un umano.
L’abbattimento selettivo è previsto, basta leggere l’articolo, come extrema ratio, nel caso di pericolo per l’uomo.
E mi sembra pure sacrosanto.