Sono dipendenti della società Chamois Servizi srl, la partecipata comunale che gestisce la funivia che da Buisson sale in paese, e per questo sarebbero incompatibili con la carica di sindaco e di assessore. È la tesi sostenuta dal gruppo di minoranza del Consiglio comunale di Chamois. Durante la prima riunione di ieri, giovedì 9 ottobre, i consiglieri di opposizione Roberto Rigollet, Claudia Valabrega e Simone Cecchetto hanno parlato di “potenziali cause di incompatibilità” e “conflitto di interessi strutturale” riguardanti il neo eletto sindaco Remo Ducly, già primo cittadino dal 2006 al 2020, e l’assessore Marco Rigollet, entrambi dipendenti della società interamente partecipata dal Comune.
La segnalazione ha come riferimenti normativi il decreto legislativo 267/2000 e la legge regionale 4 del 1995 e evidenzia come “la duplice posizione di amministratore comunale e dipendente della società in house del medesimo ente configuri una condizione di incompatibilità oggettiva e permanente, già riconosciuta dall’Anac, dal Ministero dell’Interno e dalla Corte dei Conti”. Per i consiglieri di opposizione, “in tale situazione si crea una sovrapposizione tra controllore e controllato, che compromette i principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento sanciti dall’articolo 97 della Costituzione”. Per questo, il gruppo di minoranza ha chiesto che la segnalazione venga acquisita agli atti e allegata al verbale della seduta e che il segretario comunale esprima un parere scritto e motivato sulla legittimità della deliberazione di convalida degli eletti.
Alla Chamois Servizi srl, Remo Ducly è caposervizio dell’impianto e Marco Rigollet è un agente di pedana e di vettura. Per la minoranza la giurisprudenza è chiara. “Anche chi, pur senza firmare ordini di servizio formali, impartisce istruzioni operative o organizza il lavoro di altri, esercita poteri di coordinamento riconducibili alla funzione di capo servizio – spiega -. Nel caso di specie, Remo Ducly, pur privo di autonomia gestionale o di spesa, svolge di fatto un ruolo di direzione operativa del personale“. E aggiunge: “Non si tratta di un atto politico, ma di una questione di rispetto della legge e delle regole democratiche”.
“Avevamo già approfondito la questione prima di candidarci – spiega il sindaco Ducly -. Io e l’assessore all’interno della Chamois Servizi non abbiamo ruoli di rappresentanza né tantomeno di coordinamento dell’ente. Io sono un caposervizio dell’impianto e mi occupo della gestione ordinaria della funivia, non coordino nulla. Il mio collega è agente di pedana e di vettura. Secondo la normativa, l’incompatibilità non sussiste a queste condizioni, ci sarebbe soltanto se fossimo l’amministratore delegato o il direttore operativo“. Ducly era già stato sindaco del paese dal 2006 al 2020 ma, “in quel momento la funivia era alle dipendenze della Regione e io ero dipendente regionale. Il passaggio della gestione al Comune è avvenuto nel 2022”, ricorda.
Nel mirino dell’opposizione c’è anche la mancata richiesta di aspettativa da parte del Primo cittadino. “Secondo loro il sindaco dovrebbe essere a tempo pieno, scelta che non condivido, e sostengono che io benefici di due stipendi provenienti dallo stesso ente – prosegue Ducly -. È una polemica abbastanza sterile perché uno riguarda il mio lavoro ed è un partita di giro che arriva anche dalla Regione, con cui il Comune e la società hanno un accordo di programma, e l’altro è l’indennità di carica per cui valuteremo una riduzione. Ma sono due cose diverse“.
Toccherà ora il segretario comunale a definire la questione. “Si è preso del tempo per approfondire e anche noi faremo un’ulteriore verifica con i nostri consulenti, cosa che avevamo già fatto altrimenti non ci saremmo candidati”, conclude Ducly. L’invito della minoranza è di “trasmettere la questione all’Anac, alla Prefettura e alla Corte dei Conti, affinché vengano svolte le opportune verifiche di competenza”.
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Che tristezza… 😔