La Giunta regionale ha autorizzato l’acquisto di un servizio specialistico di monitoraggio – con tecnologia GbInSAR – per la frana di Bosmatto, nel comune di Gressoney-Saint-Jean.
Si tratta dell’unica tecnologia che permette oggi un’adeguata spazializzazione del dato di deformazione superficiale – si legge in una nota regionale –, unitamente ad un’adeguata densità d’informazione.
“Le strutture regionali – spiega l’Assessore alle Opere pubbliche e territorio Carlo Marzi – svolgono una continua attività di monitoraggio a protezione delle nostre comunità, attraverso l’impiego di tecnologie avanzate. Sono attualmente sei le grandi frane attive, monitorate continuamente con radar satellitare, che potrebbero portare all’applicazione di misure di protezione civile: oltre a Bosmatto a Gressoney-Saint-Jean quelle del Mont de La Saxe a Courmayeur, di Chervaz a Chambave, di Vollein tra Quart e Nus, di Citrin a Saint-Rhémy-En-Bosses e della Becca di Nona che interessa i comuni tra Charvensod e Pollein. Nel settore del monitoraggio frane, solamente nel corso del 2021, abbiamo già investito circa un milione di euro tra lavori, servizi e forniture”.
Per la frana di Bosmatto le strutture tecniche dell’Assessorato avvieranno la procedura di affidamento di un servizio specialistico per tre campagne di monitoraggio, di durata semestrale, estesa agli anni 2022, 2023 e 2024, al fine di acquisire ulteriori elementi di conoscenza del comportamento dell’ammasso in frana. La tecnologia utilizzata, detta ‘GbInSAR’, monitora i movimenti sui versanti in tempo reale, mediante interferometria radar da terra, consentendo di raggiungere una notevole accuratezza nel controllo della velocità superficiale degli spostamenti del terreno. Per tali campagne di monitoraggio la Giunta regionale ha stanziato 80mila 520 euro.