Aosta rivede il Regolamento generale delle entrate del Comune

"La necessità è quella di ridurre contenziosi, un fallimento del rapporto con i cittadini e un costo per la comunità”, ha detto il sindaco Rocco. Il nuovo regolamento prevede contraddittorio preventivo, compensazione tra debiti e crediti, strumenti deflattivi e misure per i contribuenti in difficoltà.
Il municipio di Aosta
Comuni

Dal 1° gennaio 2026, ad Aosta, entrerà in vigore il nuovo Regolamento generale delle entrate del Comune, discusso ed approvato – anche se il via libera definitivo spetterà al Consiglio comunale – durante i lavori della quarta Commissione “Affari istituzionali”.

Materia piuttosto tecnica il cui obiettivo, aveva detto in Aula il sindaco Raffaele Rocco, è la “necessità di ridurre contenziosi, che sono un fallimento del rapporto con i cittadini ed un costo per la comunità”.

Il documento – si legge in una nota da piazza Chanoux – rappresenta un intervento organico di revisione delle procedure che disciplinano i rapporti tributari e patrimoniali tra il Comune, le famiglie e le attività economiche del territorio, con l’obiettivo di garantire maggiore certezza giuridica, trasparenza e semplificazione amministrativa.

I principali provvedimenti

L’introduzione del contraddittorio preventivo

Con il nuovo regolamento verrà formalizzato il contraddittorio preventivo, ovvero un procedimento preliminare di confronto con il contribuente – salvo per gli atti di natura integralmente automatizzata – attraverso l’invio di una comunicazione preventiva che consentirà, entro 60 giorni, di presentare osservazioni, chiedere chiarimenti o documentazione integrativa.

L’obiettivo – dicono dal Comune – è quello di evitare l’emissione di atti impositivi in presenza di errori o incongruenze “privilegiando una fase istruttoria improntata al dialogo e alla correttezza dei procedimenti”.

La compensazione tra debiti e crediti

Il regolamento introduce, inoltre, la possibilità di compensare i debiti verso il Comune con eventuali crediti certi, liquidi ed esigibili vantati dal contribuente nei confronti dell’Ente. “La misura consente una gestione più equa e razionale dei rapporti finanziari, evitando situazioni nelle quali il contribuente sia tenuto a effettuare versamenti mentre risultano pendenti crediti a suo favore”, spiegano da piazza Chanoux.

“Fino ad ora, il Comune chiedeva di pagare ma se a sua volta doveva delle somme, queste venivano date con altri tempi – ha detto in Aula Rocco –. Con questi articoli si introduce la compensazione tra crediti e debiti, che ci sembra essere un istituto non solo di civiltà ma anche di correttezza”.

Gli strumenti deflattivi del contenzioso

A questo si aggiungono gli strumenti deflattivi del contenzioso. Ovvero, viene valorizzato l’utilizzo degli strumenti alternativi alla controversia giudiziale, in particolare: l’accertamento con adesione, che consente la definizione immediata della posizione tributaria con riduzione delle sanzioni; l’interpello, attraverso il quale il contribuente può richiedere chiarimenti preventivi su questioni interpretative ottenendo risposte vincolanti.

“Tali strumenti mirano a ridurre il ricorso al contenzioso e a garantire certezza nell’applicazione delle norme”, dicono ancora dal Comune.

Le misure di tutela per i contribuenti in condizioni di difficoltà

Il nuovo regolamento prevede anche forme più ampie di rateizzazione, fino a un massimo di 36 mesi, accessibili anche per importi contenuti (a partire da 200 euro).

Il regolamento stabilisce inoltre che, in presenza di gravi condizioni di disagio socio-economico certificate, non potranno essere adottati provvedimenti che incidano su servizi essenziali, in coerenza con i principi di tutela della persona e proporzionalità dell’azione amministrativa.

L’esclusione degli importi di modesta entità

Per evitare attività amministrative non proporzionate ai benefici, non verranno emessi avvisi di accertamento per importi inferiori a 12 euro.

Il Comune, inoltre, promuoverà un utilizzo più esteso degli strumenti digitali – tra cui PagoPA e PEC – per ridurre i costi di gestione e semplificare la comunicazione con l’utenza.

“Con il nuovo regolamento non ci limitiamo a scrivere norme, ma stiamo riscrivendo il patto fiduciario tra Amministrazione e comunità, passando da un fisco che ‘ordina e punisce’ ad un fisco che ‘ascolta e risolve’ – ha detto ancora il sindaco Rocco –. Le entrate non sono numeri freddi su un foglio Excel, ma sono le risorse che ci permettono di garantire asili, strade sicure e parchi. Con questo atto dimostriamo di essere un’Amministrazione esigente sul rispetto delle regole, ma partner leale dei cittadini, capace di riconoscere la loro maturità e di proteggere chi è in difficoltà”.

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