Col du Mont, Valgrisenche e Sainte Foy puntano alla valorizzazione

La volontà dei due comuni è trasformare la Caserma dei Carabinieri in un museo della guerra e il Refuge Capitaine Matthieu in un bivacco emergenza. Nel progetto anche la sistemazione di una mulattiera per rendere accessibile alle e-bike.
Manifestazione No Green Pass
Comuni

I comuni di Valgrisenche e Sainte Foy scommettono sulla valorizzazione del Col du Mont, attraverso il recupero storico e lo sviluppo delle due ruote.

Il primo passo è la cessione a titolo gratuito da parte della Regione di due immobili, la Caserma dei Carabinieri e Refuge Capitaine Matthieu. Il primo è destinato a diventare un Museo della guerra, il secondo un bivacco d’emergenza.

“Avevamo chiesto alla Giunta regionale la cessione gratuita degli immobili, condizione per poterli inserire in un progetto di riqualificazione” racconta la sindaca di Valgrisenche, Alice Viérin. “E’ un’ottima notizia che la cessione sia avvenuta in tempi così rapidi”.

L’intenzione dei comuni è di accedere ai prossimi bandi europei, che potrebbero uscire entro la prossima estate.

“Accogliamo con favore la richiesta del Sindaco e del Consiglio comunale di Valgrisenche di acquisire a titolo gratuito la Ex Caserma dei Carabinieri e il rifugio Capitaine Matthieu – afferma l’Assessore Carlo Marzi -. I due beni rappresentano una testimonianza storica da preservare del vallone del Col du Mont, importante via di comunicazione per il territorio già durante le due guerre mondiali. Grazie al trasferimento al comune di Valgrisenche, i due edifici potranno essere valorizzati e restituiti ad un utilizzo di interesse pubblico che vuole anche enfatizzare gli storici e naturali rapporti con la Francia”.

La caserma dei Carabinieri “i cui muri perimetrali sono in ottimo stato, mentre il tetto era stato incendiato durante la seconda guerra mondiale” è destinato a diventare un museo della guerra. Per il rifugio Capitaine Matthieu, “che ha l’aspetto di un rudere”, il progetto è di renderlo disponibile come bivacco di emergenza, “considerato che il Col du Mont è meta di molti scialpinisti”. Accanto alla riqualificazione dei due immobili, i due comuni vogliono puntare sulle due ruote. “Il Col du Mont – racconta ancora la sindaca – può essere raggiunto anche attraverso una mulatteria, che potrebbe essere utilizzata in futuro dagli amanti dell’E-bike, perché ha delle pendenze adeguate. La strada necessita però di interventi di manutenzione, che andremo ad inserire nel progetto generale che intendiamo presentare”.

 

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