Nato attorno agli Anni 2000 vestendo i panni di centro di sviluppo sostenibile, l’ostello Lavesé rappresenta per Saint-Denis un autentico fiore all’occhiello. Struttura un tempo privata in seguito acquistata dalla Regione e poi ceduta al Comune, dopo anni di utilizzo e forte di una nuova e più giovane gestione, essa necessita a oggi di lavori di riqualificazione in prossima realizzazione.
L’ostello Lavesé
L’ostello Lavesé svetta al centro di una ampia radura sita a 1500 metri di quota e priva di inquinamento luminoso ed è alimentato da pannelli solari nonché regolato da un sistema di naturale fito-depurazione.
“Si tratta di un edificio adibito a pernottamento all’interno di camerate con letti a castello atte a ospitare anche 15 persone e ristorazione con prodotti del territorio e a chilometro zero – spiega il sindaco di Saint-Denis Guido Theodule -. Nonostante durante gli inverni passati fosse raggiungibile tramite racchette da neve, quest’anno i nostri nuovi gestori hanno voluto regalare ai visitatori la possibilità di recarsi anche tramite motoslitte”.
L’efficientamento energetico
L’implementazione delle potenzialità energetiche dell’ostello Lavesé si completerà di alcuni piccoli interventi che attingono da risorse statali tra cui la sostituzione dei moduli fotovoltaici che alimentano i pannelli.
“Dopo tali primi lavori vorremmo proseguire lungo la stessa linea poiché riteniamo doveroso convertirci e investire in termini di sostenibilità – continua Theodule -. Sin dal nostro insediamento come amministrazione la nostra idea è stata quella di metterci in gioco per sensibilizzare tanto i residenti quanto i turisti circa l’irrinunciabile importanza ambientale del rinnovabile”.
Le attività parallele
Camminando e crescendo fianco a fianco dei due gestori, l’amministrazione comunale di Saint-Denis già pensa a pianificare futuri investimenti sull’ostello Lavesé supportati sia dal proprio bilancio sia da eventuali finanziamenti europei.
“Anche le nostre non troppo distanti pale eoliche potrebbero divenire meta assieme alla struttura di attuali percorsi tematizzati fattore di richiamo turistico per gli amanti della natura – ipotizza Theodule -. Contemporaneamente, vorremmo regalare ai boschi circostanti il giusto valore e la giusta dignità trasformando essi stessi in preziose risorse che permettano ai visitatori di lasciarsi alle spalle lo stress della città e di respirare aria pura e positività”.
L’orienteering park
Grazie alla sua flessibilità, l’ostello Lavesé si presta ad accogliere una varietà di ospiti che spazia dalle coppie alle famiglie, dagli amatori della montagna agli sportivi; inoltre, esso rappresenta una struttura fondamentale per un comune dalle dimensioni ridotte e dalla dislocazione frammentaria che, come Saint-Denis, soffre suo malgrado di alcune difficoltà e carenze dal punto di vista della ricettività.
“Entro il prossimo anno arricchiremo la zona con un orienteering park, un percorso fisso ma eventualmente variabile in occasione di competizioni a tema sviluppato nel bosco e rivolto a un pubblico variegato per attività scolastiche o di team building – anticipa l’assessora al turismo e all’agricoltura Rosy Falletti -. Tale iniziativa è per noi una sorta di tassello nel completamento del sogno nel cassetto del nostro Comune di piena fruizione del nostro ostello, circondato da sentieri per passeggiate ed escursioni nonché da pareti di roccia per trekking e ascese”.