Una statua in onore di Giosuè Carducci e della sua “L’ostessa di Gaby”

07 Agosto 2022

Il Vallone di Niel compare in una poesia di Giosuè Carducci. S’intitola “L’ostessa di Gaby”, ed è una lode che il celebre poeta del Novecento ha dedicato alla figlia del padrone dell’albergo dove pernottò, proprio a Gaby, dopo essere andato a Gressoney a far visita alla Regina Margherita. Visto che quest’anno si celebrano i settant’anni del Comune, si è voluto commemorare questo avvenimento collocando una statua dalle sembianze dello scrittore insieme a due pannelli informativi. 

“Scendendo da Gressoney Carducci si era fermato qui a Gaby in un albergo dell’epoca, si chiamava Hotel Colle della Vecchia” spiega il sindaco del paese Francesco Valerio “Nel dormire qui si era innamorato della figlia del padrone dell’albergo, così decise di scrivere questa lode all’ostessa di Gaby”.

La statua di Giosue Carducci a Gaby

Una statua a grandezza naturale e spiegata da foto d’epoca

L’idea di onorare il passaggio e l’opera del poeta è venuta a un dipendente del Comune, così, da più di un mese, all’ingresso del paese compare la rappresentazione di Giosué Carducci, a grandezza naturale, seduto su una (vera) panchina, con un libro in mano. La statua è in cemento pitturato in bronzo ed è stata realizzata dall’artista valdostano Siro Viérin.  

Da pochi giorni l’opera è integrata da due pannelli. In uno compare il testo della poesia, su un libro in metallo creato da Davide Caffo, di Carema, e scritto e decorato a mano dal ponsammartinese Fabio Roveyaz. L’altro, invece, realizzato da alcuni rappresentanti del Comune e della Pro loco, illustra il motivo della sosta dello scrittore a Gaby spiegando la sua storia e la sua vita. “Su questo pannello descrittivo è presente una foto dell’albergo dove Carducci ha alloggiato e c’è addirittura il menù con il prezzo del pranzo che offriva!” esalta il sindaco. 

La composizione è posta proprio nel lato opposto della strada dove pernottò il Carducci, dove “c’era un’aiuola un po’ malandata, che abbiamo deciso di far mettere a posto” descrive Valerio. 

“Alcuni abitanti di Gaby quando hanno visto la statua non sapevano neanche chi fosse Carducci, mentre altri erano a conoscenza del suo passaggio. In particolare ho notato che i turisti erano soddisfatti: molti andavano vicino alla statua per farsi un selfie!” riporta il primo cittadino. 

 

Il testo della poesia

L’ostessa di Gaby 

E verde e fosca l’alpe, e limpido e fresco è il mattino,
e traverso gli abeti tremola d’oro il sole.
Cantan gli uccelli a prova, stormiscono le cascatelle,
precipita la scesa nel vallone di Niel. 
Ecco le bianche case. La giovine ostessa a la soglia
ride, saluta e mesce lo scintillante vino.
Per le fórre de l’alpe trasvolan figure ch’io vidi
certo nel sogno d’una canzon d’arme e d’amori.

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