Accusato di aver sporto una finta denuncia per non pagare delle multe, assolto 59enne

Domenico Pola, 59 anni, all'epoca dei fatti residente a Breuil Cervinia era imputato per simulazione di reato. Il processo, stamattina, al Tribunale di Aosta.
Tribunale di Aosta
Cronaca

Era accusato di aver sporto una finta denuncia di clonazione della targa della sua autovettura, per non pagare una serie di sanzioni ricevute dal 2011 al 2014 dalla Polizia Municipale di Torino. Imputato di simulazione di reato, Domenico Pola, 59 anni (all’epoca residente a Breuil Cervinia), è apparso stamane dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Aosta, Marco Tornatore, venendo assolto “perché il fatto non costituisce reato”.

Prima tramite delle dichiarazioni spontanee, poi assistito dall’avvocato Massimo Balì, l’uomo ha spiegato di aver sporto la denuncia, perché aveva ricevuto un’ingiunzione di pagamento dalla quale appariva, stando ai dati riportati sull’atto, “venissero contestate infrazioni mai commesse”. “Si è poi recato presso il comando dei vigili di Torino – ha aggiunto il difensore – ed ha preso atto, visionando gli atti relativi ad ogni singola violazione, che si trattava di infrazioni effettivamente a suo carico ed a quel punto ha versato, al centesimo, la somma dovuta”.

Il pubblico ministero Sara Pezzetto ha calcato la mano sul fatto che “l’imputato, malgrado aver pagato le multe, non ha mai ritirato la denuncia presentata”, chiedendo la condanna dell’uomo. La difesa ha ribattuto che “la colpa del mio assistito è appunto di non aver proceduto a informare i Carabinieri, ma il fatto di aver versato il dovuto esclude il dolo, elemento fondante del reato contestato. Oltretutto, il mio assistito sapeva benissimo, avendo il Telepass a bordo, che verificare i suoi spostamenti sarebbe stato molto semplice: per quale motivo avrebbe dovuto nascondere dati facilmente rilevabili?”. Tesi accolta dal giudice Tornatore, che ha formulato la sentenza di assoluzione.
 

 

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