Proseguono da parte degli uomini della squadra della questura di Aosta sul pellet radioattivo. Nei prossimi giorni, gli investigatori saranno in grado di risalire a tutta la filiera commerciale della ditta lituana Graanul Invest, indagata per "per aver aggiunto a un bene di consumo quale il pellet per combustione del materiale radioattivo, in dettaglio Cesio 137, in quantità superiore al consentito" e per non aver allegato al prodotto "una informativa scritta sulle precauzioni tecniche da adottare per prevenire eventuali esposizioni indebite, nonché sulle modalità di smaltimento". Infatti, stanno lavorando per accertare quanto pellet è stato importato in Italia.
Le indagini, inoltre, sono rivolte a capire se sul territorio italiano vi siano altre marche di pellet, oltre al 'Natur Kraft premium', sempre di produzione della ditta lituana e soprattutto se questo combustibile sia radioattivo. Infine, per quanto riguarda la contaminazione saranno le analisi chimiche ad accertare se il cesio 137 era già presente nel legno lavorato oppure se è stato introdotto con altre sostanze successivamente.
Intanto, la procura di Varese ha aperto un procedimento penale sulla vicenda del pellet radioattivo proveniente dalla lituania. Nel filone lombardo è indagato Antonio Bardelli, di 48 anni, amministratore delegato della Emme Elle di Varese, azienda che ha importato l'ecocombustibile 'Natur Kraft preimun' contaminato.
Ieri, giovedì 18 giugno, il procuratore di Varese, Maurizio Grigo, e il procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, si sono incontrati nella cittadina lombarda per fare il punto sulle indagini. Nei prossimi mesi si dovrà definire a chi spetta la competenza dell'inchiesta.