E’ un vice ispettore della Polizia di Stato, il 57enne Marco Ugo De Rosa, la vittima dell’incidente sul Cervino nella mattinata di oggi, giovedì 12 ottobre. Mentre rientrava dall’ascensione alla vetta, è precipitato nella zona della Cheminée, per circa 700 metri, morendo sul colpo e finendo sul versante elvetico della montagna. Il corpo è stato recuperato da Air Zermatt.
De Rosa, originario di Milano e in servizio all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (le Volanti) a Torino, procedeva con due compagni: un altro poliziotto italiano (già suo collega nel capoluogo piemontese) e uno spagnolo. Sono stati loro a dare l’allarme, attorno alle 10.30. Illesi, sono stati portati dal Soccorso Alpino Valdostano a Cervinia, dove sono stati sentiti dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, che trasmetterà le loro dichiarazioni alla Polizia cantonale del Vallese, impegnata negli accertamenti sulla’ccaduto.
E’ emerso che il gruppo aveva raggiunto ieri la Capanna Carrel (a 3.830 metri), dove uno dei tre partecipanti all’uscita aveva deciso di fermarsi, perché non si sentiva bene. De Rosa e il collega iberico hanno proseguito, arrivando in vetta attorno alle 12 di ieri. La discesa ha richiesto loro più tempo del previsto: sono tornati al rifugio verso le 8 di oggi.
Recuperato il terzo scalatore, hanno iniziato la fase conclusiva del rientro. La Cheminée, a 3.800 metri, è un passaggio “a muro” poco sotto la Capanna Carrel. Lo si affronta scendendo in corda doppia. Ad un certo punto, i compagni si sono resi conto dell’incidente, avvertendo la mancanza di tensione nella fune.
Hanno quindi chiesto aiuto, innescando le ricerche del compagno, che si sono concentrate poco dopo sul versante elvetico (la vicina cresta del Leone segna la linea di confine), a seguito dell’avvistamento di una corda e uno zaino. Il corpo di De Rosa, recuperato dai soccorritori svizzeri, è stato portato a Zermatt e verrà trasferito a Sion. L’ispettore, che lascia una compagna, era in servizio alle Volanti a Torino fin dagli anni ’90 e componente della segreteria provinciale torinese del Siulp, sindacato che esprime sui social il cordoglio per il decesso.
Nella sua carriera, Marco De Rosa aveva ricevuto vari elogi ed encomi. In particolare, una ventina di anni fa gli era stata attribuita una promozione per merito straordinario, dopo che non aveva esitato a buttarsi nelle fiamme dell’incendio in un alloggio, per trarre in salvo un’anziana donna che era impossibilitata a camminare. Un gesto di altruismo che tanti, colleghi e amici, ricordano come testimonianza di un carattere altruista e naturalmente orientato al servizio verso il prossimo.