Alpinista italiano morto sul Grand Combin

L’incidente attorno alle 5 di ieri, domenica 25 giugno. La vittima, il bergamasco Walter Scarpellini, è precipitata per circa 600 metri. Era assieme a due compagni. Avevano lasciato il rifugio Valsorey, diretti in vetta.
Grand Combin
Cronaca

Un alpinista italiano, il 42enne Walter Scarpellini di Zanica (Bergamo), è morto nella prima mattinata di ieri, domenica 25 giugno, durante un ascensione sul Grand Combin de Valsorey, cima da 4.184 metri in territorio svizzero, prossima al confine con l’Italia. L’uomo è precipitato per circa 600 metri su un pendio innevato lungo il canale nord-ovest della montagna. Era assieme a due compagni: avevano lasciato il rifugio Valsorey attorno alle 5, diretti alla vetta.

Recuperato ferito, l’alpinista è stato trasportato dall’elicottero di Air Zermatt all’ospedale di Sion, dove è però deceduto alcune ore dopo, a causa della gravità dei traumi riportati. Gli altri due alpinisti hanno deciso di scendere a valle autonomamente. Il gruppo non era accompagnato da una guida. Un’inchiesta sull’accaduto è stata aperta, in collaborazione con la Polizia cantonale del Vallese. Scarpellini, che per gli amici era “Walter ‘Esse’”, era iscritto al Cai di Treviglio. Lascia una figlia.

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