Alpinisti dispersi sul Gran Paradiso, iniziate ricerche in quota

I primi quattro soccorritori con Arva e cane da ricerca in valanga inizieranno le ricerche dalla zona della Schiena d'Asino.
Cronaca

L’elicottero del soccorso alpino valdostano, con il miglioramento delle condizioni meteo, è riuscito ad azarsi in volo alla ricerca dei due alpinisti torinesi – Luca Corradi, aiuto istruttore Cai di snowboard alpinismo, e Paolo Barbieri – dispersi da sabato pomeriggio sul Gran Paradiso.

I primi quattro soccorritori con Arva e cane da ricerca in valanga partiranno alla ricerca dei due dalla zona della Schiena d’Asino. L’impiego dell’unità cinofila è utile a trovare eventuali tracce che a causa delle neve caduta sino a ieri non sarebbero visibili a occhio nudo. A questa prima squadra ne seguirà un’altra, per un totale di 8 soccoritori, tra finanzieri del Sagf di Entreves e guide del soccorso alpino valdostano. Sul posto dovrebbero arrivare anche alcuni volontari del Cai di Torino, amici dei dispersi, nella zona sopra al rifugio Vittorio Emanuele II, che verrà perlustrata.

Ieri due squadre del soccorso alpino valdostano e della guardia di finanza di Entreves erano salite a piedi al rifugio Federico Chabod ma con poca visibilità e oltre mezzo metro di neve caduta, non erano riusciti a trovare traccia dei due. Invano anche l’elicottero aveva tentato una ricognizione dell’area. 

I due alpinisti sono stati visti per l’ultima volta sulla vetta, verso le 12 di sabato, quando si apprestavano a scendere la parete Nord con gli sci dopo averla salita a piedi. Erano attesi per la notte al rifugio Chabod ma non sono mai arrivati.

 

 

 

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