"Divieto gioco calcio organizzato a squadre”. L’ossimoro diventa realtà nella nuova segnaletica apparsa questa mattina all’ingresso dell'area sportiva di Tzamberlet. Il cartello installato dalla Regione, infatti, ricorda che l'area verde è “destinata ad attività ricreative nel rispetto e conservazione del manto erboso”, evidenziando che lo sport più amato dagli italiani – il calcio, lo sport di squadra per eccellenza – può essere praticato, ma non in forma organizzata.
Sembra quasi uno scherzo, anche perché domenica prossima, come già avvenuto negli ultimi anni, nella stessa area sportiva andrà in scena la 'Giornata nazionale dello Sport', con la presentazione di numerosi sport di squadra, tra i quali ovviamente anche il calcio. E appare ancora più incredibile se si considera che Aosta è candidata a essere una delle 'Città Europee dello Sport' 2017, con il Comitato di valutazione Aces che a luglio verosimilmente visiterà anche il campo di atletica Tesolin di Tzambarlet, proprio di fronte all’area “incriminata”.
Insomma, se l’intento della Regione fosse quello di sabotare la candidatura di Aosta, l’idea d’installare il cartello in questione sarebbe senz’altro riuscita. Invece, Paolo Oreiller, dirigente dell'area Flora, fauna, caccia e pesca regionale, spiega così la decisione: “Il cartello è stato messo perché quel parco è nato come un parco cittadino per passare la domenica, un po' come le aree di Gressan e Pollein”.
L'occhio cade anche sul termine 'organizzato': “Se c'è la famigliola o i ragazzi della scuola che giocano – prosegue Oreiller – diciamo che non ci sono problemi, ma abbiamo notato che da un po' di tempo, la sera arrivano dei giovani a fare dei tornei 11 contro 11: insomma, oltre a disturbare la quiete c'è un problema di manutenzione del verde". Il dirigente, inoltre, spiega ancora che a Gressan e Pollein, aree custodite, l'indicazione è contenuta nei pannelli esplicativi. E che il custode ha il compito di riprendere chi gioca a calcio. “Si registrano sempre più atti di vandalismo, abbiamo il nostro da fare a tenere a posto le aree”, conclude Oreiller.
La stessa area era stata oggetto di polemiche, lo scorso mese di settembre, quando alcuni cittadini avevano sostenuto che l'area fosse stata "devastata" da alcuni migranti, colpevoli di aver giocato "interminabili partite di calcio".