Arresti domiciliari per il poliziotto accusato di sequestro

La decisione del giudice dopo che Giovanni Frisina ha passato due mesi in carcere. Secondo l'accusa avrebbe sequestrato e minacciato un finanziere e poi un'amica puntando loro una pistola alla testa.
Tribunale di Aosta
Cronaca

Il giudice ha concesso gli arresti domiciliari, dopo due mesi passati in carcere, a Giovanni Frisina, di 28 anni, il arrestato con l'accusa di sequestro di persona.
Secondo l'accusa, nell'agosto di quest'anno, in due episodi distinti, avrebbe sequestrato e minacciato un finanziere e poi un'amica puntando loro una pistola alla testa. Il tutto sarebbe successo sotto gli occhi della fidanzata. Ma nessuno ha sporto denuncia. Tutto è partito dalle dichiarazioni delle madre della fidanzata di Frisina, che avrebbe detto agli inquirenti le confidenze fatte dalla figlia. Tra queste anche questi episodi. Fatti smentiti dalla stessa ragazza, ma per gli investigatori non sarebbe attendibile in quanto soggiogata dallo stesso Frisina.

L'agente, prima in servizio alla polizia di frontiera del Monte Bianco e ora trasferito a Milano per incompatibilità ambientale, è stato arrestato martedì scorso dall'aliquota dalla pg della polizia di stato in stanza alla procura di Aosta in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Maurizio D'Abrusco, su richiesta del pm Luca Ceccanti.

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