E’ stato sentito questa mattina, venerdì 19 settembre, del gip di Aosta Maurizio D’Abrusco, per l’interrogatorio di garanzia, L. G., 61 anni di Châtillon, accusato di tentato omicidio.
Il giudice ha convalidato l’arresto e ha concesso gli arresti domiciliari all’autotrasportatore in pensione, che mercoledì sera ha tentato di strangolare l’ex compagna. L’uomo, difeso dall’avvocato Vivianne Bellot, ha respinto ogni addebito, dicendo di non aver voluto assolutamente uccidere la compagna, 60 anni di Châtillon.
Non è la prima volta che Gamberoni usava violenza contro la donna, ma lei, per paura, non lo aveva mai denunciato. Poi, mercoledì sera l’ennesima lite e l’arresto dell’uomo da parte dei carabinieri di Chatillon/Saint-Vincent. L’uomo è arrivato a casa della donna per cena. Lei stava chattando al computer con un suo amico. Il suo ex compagno in preda alla gelosia l’ha fatta cadere dalla sedia, poi ha tentato di strangolarla con un laccio che aveva in tasca. La donna a quel punto ha cercato di resistere, lo ha convito a mollare la presa. La donna ha riportato ferite guaribili in tre giorni. “Questa volta mi avrebbe uccisa – racconta la donna – sono riuscita a calmarlo solo perché gli ho detto che avrei troncato ogni rapporto con un altro uomo che ho conosciuto. E così ho fatto. L’ho chiamato in vivavoca, gli ho detto che il nostro rapporto non aveva futuro, e che non l’avrei più visto. Lui ha capito che c’era qualcosa che non andava, avevo la voce rotta dal pianto, anche se cercavo di trattenere le lacrime. Così ha chiamato mio figlio, che a sua volta ha chiamato i carabinieri”.
I rapporti tra i due erano diventati difficili , tanto che due anni fa si erano lasciati. Il pensionato frequentava ancora la casa della sua ex, in quanto erano rimasti amici. Ma i litigi erano sempre più frequenti.