Gli uomini della Sezione “Criminalità Organizzata” della Squadra Mobile della Questura di Aosta, unitamente agli agenti della Sezione “Reati contro il Patrimonio” della Squadra Mobile della Questura di Torino stanno eseguendo l’ordinanza del GIP di Aosta D’Abrusco con cui si di dispongono tre misure restrittive nei confronti di tre soggetti coinvolti – Fabrizio Casanova, Vincenzo Pasquino e Michele Bassu – nella rapina al portavalori avvenuto a Pollein. I tre uomini sono in carcere dal 20 dicembre scorso per detenzione di armi da guerra dello stesso tipo di quelle usate per la rapina. Le armi sono state trovate sull’auto sulla quale viaggiavano i tre assieme al flessibile dello stesso tipo di quello utilizzato per tagliare la lamiera del portavalori.
I fatti risalgono al 17 dicembre scorso quando intorno alle 22 un furgone portavalori della All System, sul quale viaggiavano tre uomini, è stato bloccato e assaltato da alcuni uomini armati di mitragliatori. Grazie all’intervento di una quarta guardia giurata la rapina non era andata a buon fine.
I rapinatori erano scappati a bordo di due auto rubate e ritrovate poi a Chambave. Il vigilantes sopraggiunto aveva esploso l’intero caricatore della pistola d’ordinanza a qualche decina di metri dai malviventi che, almeno in cinque, avevano sparato una quarantina di colpi. Gli assalitori erano in possesso di diverse armi, tra cui fucili a pallettoni e pistole calibro 7,65 mm che, secondo la perizia del centro di polizia balistica di Milano, svolta sulle decine di proiettili e bossoli repertati dalla polizia scientifica di Aosta, sono le stesse trovate in possesso dell’ex latitante sardo Michele Bassu, di 39 anni, arrestato il 20 dicembre a Rivoli (Torino) insieme a due complici.
Le indagini, coordinate dal pm Luca Ceccanti della Procura di Aosta, sono condotte dalla Squadra mobile della Questura di Aosta, in sinergia con i colleghi di Torino e il Servizio centrale operativo (Sco) della polizia.