Attività della “De Vere” al Casinò: dopo l’esposto, l’assessore sentito dalla GdF

Il titolare della delega alla casa da gioco, Stefano Aggravi, e la dirigente della struttura cui fa capo il controllo regionale tra i tavoli, Stefania Magro, sono stati oggi negli uffici del comando regionale di via Clavalité.
L'assessore Aggravi e il dirigente Magro entrano al comando della GdF
Cronaca

Gli inquirenti sono al lavoro sull’esposto presentato in Procura, all’inizio del mese, dall’assessore regionale alle finanze, Stefano Aggravi, in merito ad alcuni episodi legati alle attività della “De Vere Concept” all’interno del Casinò de la Vallée. Nella mattinata di oggi, mercoledì 29 agosto, l’esponente leghista, titolare della delega alla casa da gioco, assieme al dirigente della struttura cui fa capo il controllo regionale tra i tavoli, Stefania Magro, è stato sentito negli uffici della Guardia di finanza, cui sono stati affidati gli accertamenti in merito.

Sugli argomenti toccati, l’assessore non commenta, limitandosi a confermare la circostanza della convocazione odierna. Il rappresentante dell’amministrazione è rimasto nel comando regionale per circa un’ora e mezza. E' verosimile ritenere che le Fiamme gialle abbiano inteso ripercorrere ed approfondire personalmente, con il rappresentante del socio maggioritario della “Casinò de la Vallée” SpA, i contenuti dell’esposto. A quanto trapelato sino ad oggi, si tratta, in particolare, di elementi emersi da segnalazioni effettuate dai controllori regionali presenti nelle sale.

Nello specifico, con il documento depositato alla magistratura inquirente sono state segnalate la presenza e l’azione, nell’ambito delle attività che la gestione del Casinò ha demandato a “De Vere Concept” con un contratto (riguardanti soprattutto i tornei di poker e la gestione della sala “Evolution”), in almeno un'occasione, di una persona che non rivestirebbe ruoli formali nella stessa. Inoltre, l’accento è posto anche su un tentativo, effettuato da un altro individuo ma nelle medesime circostanze, di cambiare ad una cassa della casa da gioco del contante.

La somma, secondo quanto riscontrato dal controllo regionale, sarebbe stata di diverse decine di migliaia di euro, quindi ampiamente oltre i limiti previsti dalle norme sulla trasparenza. A seguito dell’esposto del componente della Giunta, la Procura ha aperto un fascicolo, al momento “modello 45”, cioè per “fatti che non costituiscono notizia di reato”. In merito alla presentazione, l’assessore Aggravi aveva dichiarato semplicemente: “ho fatto quello che andava fatto”. Gli accertamenti degli inquirenti proseguono.

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