Dopo le indagini e le richieste di rinvio a giudizio del pubblico ministero, è approdata quest’oggi in un aula di Tribunale l’inchiesta “Blu Belga”, iniziata nel novembre 2014 con alcuni accertamenti effettuati a Nus dal Corpo Forestale Valdostano sulla macellazione clandestina.
Si è infatti tenuta stamattina, dinanzi al gup Davide Paladino, l’udienza preliminare per definire le posizioni dei quindici imputati, accusati di reati che includono il concorso in falso, la soppressione di atti veri, la violazione di sigilli e l’omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale.
Nel corso delle indagini, coordinate dal pm Luca Ceccanti, gli inquirenti avevano approfondito le modalità con cui alcuni bovini piemontesi venivano macellati, per essere poi commercializzati come carne valdostana. Oltre a individuare una decina di casi del genere (in cui la “valdostanizzazione” era avvenuta grazie a marche auricolari e microchip rimossi da mucche autoctone), erano emersi gli episodi di sei animali maltrattati e uccisi, diciassette carcasse smaltite illecitamente, nonché di trentotto forme di formaggio "insudiciate" e invase da parassiti.
A quanto si è appreso, in apertura di udienza alcune difese hanno sollevato eccezioni sulla formulazione dei capi d’imputazione da parte della Procura. Tutte sono però state rigettate dal Giudice per l’udienza preliminare. Gli avvocati hanno quindi proceduto a richiedere i riti con cui i loro assistiti intendono essere giudicati.
Per il rito abbreviato hanno optato Paolo Moussanet (53 anni) di Challand-Saint-Victor e Camillo Pecco (53) di Gressoney-Saint-Jean. L’intenzione di patteggiare è invece stata annunciata (con la misura della pena che verrà discussa a partire dalla prossima udienza) da Gabriele Empereur (70) di Gressan, Ezio Chabloz (52) di Sarre e Albein Bagnod (36) di Challand-Saint-Victor.
L’ammissione alla prova (una misura alternativa per l’estinzione del reato) è stata quindi richiesta da Mathieu Chabod (19) di La Salle, Alfredo Girod (31) di Fontainemore, Franca Marcoz (55, unica donna coinvolta nell’inchiesta) di Brissogne e Leo Montrosset (44) di Jovençan.
Tutti gli altri imputati – vale a dire Guido Chaussod (61) di Nus, Andrea Piatti (52) di Andrate (veterinario dell’USL, cui è riferita l’accusa di omessa denuncia di reato), Paolo Consol (61) di Issime, Cassiano Treboud (41) di La Salle, Marco Cerise (37) di Sarre e Piergiorgio Colleoni (46) di Nus – non hanno richiesto riti alternativi. Per loro, il Gup potrà disporre il “non luogo a procedere”, o avviarli a dibattimento secondo il rito ordinario.
La prossima udienza, per l’avvio della discussione delle singole posizioni, è stata fissata per il 19 ottobre.
