È pesante il bilancio dei bovini precipitati in un dirupo – nella mattinata di sabato scorso, 28 agosto –, in località Frachey, nel Comune di Ayas.
40 esemplari su 52 totali sono infatti morti nella caduta. Undici di questi – ne sono sopravvissuti solamente tre – erano di proprietà di Roberto Bonin, Presidente della Association Régionale Amis Batailles de Reines: “È un colpo duro – spiega – soprattutto perché erano il futuro, delle bovine giovani. Questo è un salto di genealogia andato perso per sempre”.
Resta da chiarire il motivo che ha spinto una mandria di oltre 50 bovini ad una corsa simile. Su questo, in queste ore, sta lavorando il Corpo forestale: “In questo momento sono in corso le operazioni di recupero delle carcasse – spiega il Comandante Luca Dovigo –. Sul posto stanno lavorando gli operatori del Soccorso alpino, i Vigili del fuoco effettivi e volontari ed il personale forestale. Man mano che animali verranno trasportati verso valle verranno eseguite tutte le verifiche del caso, ma ora è prematuro fare delle ipotesi”
O meglio: “Ogni ipotesi resta aperta, e deve essere suffragata da riscontri oggettivi che al momento non ci sono ancora”, chiude il Comandante.
A restare in attesa delle risposte che arriveranno dagli accertamenti in corso è lo stesso Bonin: “Portiamo il massimo rispetto nei confronti della forestale che sta facendo le indagini – aggiunge – . Qualcosa però è successo per spingere gli animali, in una giornata di pieno sole, alle 9.30 della mattina, a scappare per quasi 5 km e mille metri di dislivello. Di questo passo avremo sempre più difficoltà a mettere le bovine in alpeggio. Gli incidenti capitano, ma questa è una strage. Le nostre opinioni le abbiamo, qualcosa lo ha causato. Capita che gli animali scappino dai recinti, ma generalmente fanno un centinaio di metri e basta, non una corsa del genere”.