Il corpo senza vita di uno scialpinista è stato recuperato nella valle di Champorcher nella giornata di oggi, mercoledì 24 giugno, dal Soccorso Alpino Valdostano. Con buona probabilità potrebbe trattarsi di Daniele Caneparo, il medico neurologo di Torino che non aveva fatto rientro da una gita scialpinistica il 23 novembre scorso, nella zona della Cimetta Rossa. La destinazione – avevano appurato i familiari poco dopo il suo mancato ritorno – era stata oggetto di ricerche del disperso sul suo computer e la sua auto era risultata infatti parcheggiata a Champorcher.
“Avevamo avviato le ricerche immediatamente dopo aver ricevuto l’allarme, – spiega Paolo Comune, direttore del Soccorso Alpino Valdostano – ma le condizioni meteo avverse e le forti nevicate durante il giorno dell’escursione e nelle ore successive, con circa due metri di neve e un pericolo valanghe di livello 4-marcato, avevano complicato le operazioni, condotte sia tramite sorvoli sia con l’impiego di squadre da terra, con tecnici del soccorso e unità cinofile. Abbiamo eseguito numerose ricerche anche nel periodo successivo, senza successo”.
Oltre a numerose missioni di ricerca tra la fine dell’anno e la primavera, da mesi erano in corso sorvoli sulla zona, con l’utilizzo di un drone. Finché, nella mattinata di oggi, un escursionista ha avvistato la punta di uno sci, che spuntava dalla neve. Una squadra in elicottero ha immediatamente raggiunto il luogo, confermando la presenza di un corpo. La salma, una volta recuperata, è stata consegnata alla stazione Carabinieri di Pont-Saint-Martin Donnas per le operazioni di riconoscimento e di polizia giudiziaria (domani è in programma la visita del medico legale).
“Abbiamo avvertito la famiglia di Daniele di questo ritrovamento, – continua il direttore Comune – anche se l’identità non è ancora ufficialmente accertata. Non abbiamo altre segnalazioni di scomparsi in questa zona. Con la tristezza dovuta all’incidente in cui ha perso la vita una persona, possiamo trovare conforto nell’aver restituito alla famiglia il corpo del loro caro. Un gesto che, ci auguriamo, possa lenire il dolore di questa grave perdita”.