A causare la morte della guida alpina Yan Raulet, 60enne di Chamonix che ha perso la vita in un incidente di sci in fuoripista lunedì scorso, 26 marzo, è stata la frattura di alcune vertebre. E’ l’esito del riscontro diagnostico sul cadavere della vittima, accertamento atteso dalla Procura della Repubblica per la concessione del nulla-osta al trasferimento della salma in Francia.
Dall’esame esterno svolto dal medico legale a seguito dell’incidente non erano emerse ferite cui ricondurre direttamente la morte. L’incidente era avvenuto durante una discesa in fuoripista nella zona tra gli impianti Zerotta e Peindeint (Courmayeur). Secondo quanto ricostruito inizialmente dalla Polizia di Stato, cui sono stati affidati gli accertamenti, Raulet è precipitato per una ventina di metri, cadendo da un salto di roccia.
A dare l’allarme erano stati gli sciatori che si trovavano assieme alla vittima, un gruppo di quattro persone. Una volta sul luogo, i tecnici del Soccorso Alpino Valdostano e il medico dell’equipaggio avevano tentato manovre di rianimazione per quasi un’ora, ma non c’era stato niente da fare, se non constatare infine il decesso dell’uomo. Le condizioni meteo avevano reso più complessa la missione di soccorso.
I soccorritori erano stati condotti in elicottero fino al rifugio Monte Bianco, quindi si sono mossi via terra, con delle motoslitte, fino al luogo dell’incidente. Sul posto, anche il Soccorso Alpino della Guardia di finanza e i Pisteurs secouristes del comprensorio ai piedi del Monte Bianco. La salma era stata portata a Courmayeur, dove il medico legale aveva proceduto all’esame esterno.
Nella ricostruzione degli agenti di Polizia in servizio sulle piste da sci, che hanno sentito anche gli altri sciatori, Raulet aveva fermato il gruppo per verificare il prosieguo del percorso. Non vedendolo tornare, si sono allertati e hanno dato l’allarme. Il 60enne era una guida indipendente, non iscritta ad alcuna società, e proponeva varie uscite, specialmente in fuoripista, sui due versanti del Monte Bianco, inclusa la Vallée Blanche, ma anche i Grands Montets e il Brévent.
Uscite documentate anche sul suo profilo Facebook, dove tra l’altro aveva pubblicato altre foto di una giornata sugli sci sempre a Courmayeur, alcuni giorni prima. Lunedì scorso, il ritorno in Valle, la scelta – probabilmente per le condizioni meteo – di restare in prossimità degli impianti, pur praticando il fuoripista, poi la caduta. Un amico, sul profilo social, commenta una immagine con “una bella traccia che si interrompe, purtroppo per te, Yan, questo 26 febbraio. Rip”. Raulet lascia moglie e una figlia.
2 risposte
che bravi! anche troppo
È il loro mestiere!