Centrale del latte: chiesto un risarcimento di 3milioni di euro a Viérin e Perrin

Durante l'udienza alla Corte dei conti la difesa ha invece controbattuto: 'Perrin e Viérin hanno portato avanti delle scelte politiche trentennali facendo gli interessi della Centrale e dei suoi azionisti'.
Cronaca

Per la magistratura contabile valdostana, non ci sono dubbi, Carlo Perrin e Dino Viérin devono risarcire 2 milioni e 900 mila euro, per danno erariale. I fatti risalgono a quando Perrin era assessore regionale all’Agricoltura e Viérin presidente della Giunta. I fatti contestati riguardano la gestione della Centrale del latte. Secondo la magistratura contabile, l’inerzia di Viérin e Perrin non avrebbero fatto nulla per evitare le perdite enormi che stava subendo la Centrale del latte.

“Perrin e Viérin hanno portato avanti delle scelte politiche trentennali – hanno argomentato questa mattina, venerdì 12 dicembre, i legali dei due imputati, durante l’udienza presso la Corte dei Conti – facendo gli interessi della Centrale e quindi dei suoi azionisti. Gli aiuti economici, partiti fin da subito, servivano proprio per cercare di valorizzare il prodotto latte valdostano, la sua diffusione e la sua alta qualità”.

Tesi duramente respinta dal procuratore Maurizio Mirabella che ha sottolineato come la Centrale del latte “non fosse una società che erogava servizi pubblici, ma una azienda che esercitava un’attività imprenditoriale e per cui doveva chiudere in attivo il suo bilancio”. Per il procuratore contabile, Viérin e Perrin erano a conoscenza della situazione contabile della Centrale ma non avrebbero fatto nulla per cercare di risanare il bilancio. “La qualità del latte – continua il togato – era insoddisfacente, e il presidente Viérin lo sapeva, perché gli era stato comunicato in una lettera. Lo stesso presidente della società aveva chiesto interventi, ma nessuno ha fatto nulla”.
Nelle prossime settimane si saprà la decisione dei giudici contabili.

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