Cittadina brasiliana agli arresti domiciliari per sfruttamento alla prostituzione

Secondo gli inquirenti, la brasiliana avrebbe fatto prostituire la figlia ventiseienne con un anziano di Valpelline, ma non sarebbe stata la prima volta. L’inchiesta è iniziata a seguito di una denuncia per un assegno falsificato.
Cronaca
Per induzione e sfruttamento alla prostituzione è finita agli arresti domiciliari, una cittadina brasiliana, G.D., di 50 anni, residente ad Aosta. Il provvedimento di custodia cautelare, emesso dal gip di Aosta, Maurizio D’Abrusco, su richiesta del pm Pasquale Longarini, è stato eseguito ieri, lunedì 1° febbraio, dai Carabinieri di Valpelline. L’inchiesta è iniziata a seguito di una denuncia per un assegno falsificato.
 
Le indagini erano state avviate alla fine 2008. Secondo gli inquirenti, la brasiliana, che ha precedenti specifici, avrebbe fatto prostituire la figlia ventiseienne con un anziano di Valpelline. Al termine di un rapporto, la giovane avrebbe compilato l'assegno per la prestazione sessuale segnando un importo maggiore a quello pattuito (2.150 euro al posto di 150). Da qui erano partite le indagini. I carabinieri erano così arrivati alle due donne. Inizialmente entrambe hanno negato, poi la ragazza, ora all’estero, ha raccontato che la madre, da diversi anni, la obbligava ad avere rapporti sessuali a pagamento.

 

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