“Con la morte di Savoretti, la Valle d’Aosta perde uno dei suoi più affezionati frequentatori, un imprenditore coraggioso e capace di grandi slanci, che ha curato per trent’anni i rapporti delle maggiori industrie italiane, private e pubbliche, col governo di Mosca e che ha fatto di Courmayeur la sua meta preferita per quella tranquillità e serenità che le nostre montagne sanno trasmettere”.
Con queste parole, il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha espresso questa mattina, a proprio nome e per il Governo regionale, il suo più profondo cordoglio per la morte di Pietro Savoretti, mancato ieri, martedì 12 giugno, a Ginevra, all’età di 91 anni.
“Courmayeur era per lui un luogo di villeggiatura – ha ricordato Rollandin – che tuttavia non mancò di stimolare lo spirito d’impresa che lo animava, tanto da portarlo a essere l’ideatore e il realizzatore, negli anni ’70, della Funivia della Val Veny, che con 133 posti e una capacità di trasportare 1.500 persone ogni ora costituiva la più grande funivia del mondo, un progetto di considerevole significato per il comprensorio sciistico della Val Veny e, più in generale, per tutta la Valle d’Aosta. Il legame con Courmayeur aveva trovato il suo riconoscimento più alto nell’agosto del 2009, quando fu concessa all’imprenditore genovese la cittadinanza onoraria del Comune della Valdigne”.
Anche il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriard, è intervenuta a nome di tutta la comunità in merito alla scomparsa dell’imprenditore. “Pietro Savoretti è stato un uomo dalle grandi capacità imprenditoriali che ne hanno fatto uno dei più riconosciuti esponenti del tessuto economico nazionale della nostra epoca – ricorda il Sindaco – e come comunità lo ricorderemo sempre con gratitudine per aver scelto di mettere al servizio della nostra comunità le sue conoscenze e competenze, che tanto hanno contribuito allo sviluppo economico e turistico del paese. Proprio con queste motivazioni, nell’agosto del 2009, avevamo voluto che diventasse Cittadino onorario di Courmayeur”.
Un riconoscimento che aveva accolto con gioia e con sorpresa: “Ho sempre rifuggito dalle celebrazioni – aveva dichiarato in occasione della cerimonia di conferimento – ma in questo caso è diverso. Amo molto Courmayeur, ho passato qui molti anni felici e una delle mie gioie è di essere riuscito a trasmettere ai miei figli questo amore. Ho voluto fare per il paese quello che sentivo più giusto ed è bello sapere che questo lavoro è stato apprezzato. Negli anni Courmayeur è molto cambiata ed è stato un piacere contribuire a tutto ciò e vederla diventare una stazione di fama europea e internazionale, come è naturale che sia, perché il Monte Bianco è un punto di riferimento per tutta Europa”
I funerali avranno luogo mercoledì 20 giugno, alle ore 14, presso il Centro Funerario di St. Georges a Ginevra: venerdì 29 giugno, alle ore 18.30, presso la Chiesa Parrocchiale di San Pantaleone a Courmayeur, verrà quindi celebrata una funzione commemorativa.