Costi della politica, al via oggi a Roma il processo in Cassazione

La decisione potrebbe arrivare in serata, nel mezzo due gradi di giudizio totalmente opposti: con l’assoluzione di tutti e 27 gli imputati nel 2015 e le condanne dello scorso anno in Appello.
La Corte di Cassazione.
Cronaca, Politica

Processo sui fondi dei gruppi consiliari, oggi è il giorno “del giudizio”. Riflettori puntati, alle 10, su Roma e sulla Sesta sezione penale della Corte di Cassazione che dovrà decidere se annullare – anche attraverso un eventuale rinvio – o confermare le condanne piovute sui 15 politici valdostani, nel febbraio del 2017, dalla Corte d’Appello di Torino.

La decisione potrebbe arrivare in serata, nel mezzo due gradi di giudizio totalmente opposti: con l’assoluzione di tutti e 27 gli imputati esattamente tre anni fa – era il 30 marzo 2015 –, da accuse che andavano dal finanziamento illecito ai partiti al peculato all’indebita percezione di contributi pubblici, e appunto le condanne dello scorso anno che rovesciarono la prima sentenza.

Decisione che si abbatté come un uragano sulla politica valdostana e sul Consiglio regionale con la sospensione – in base alle disposizioni della Legge Severino, che “scatta” per il reato di peculato – di Carmela Fontana e Raimondo Donzel (Pd), Marco Viérin (Stella Alpina) e Leonardo La Torre (Union Valdôtaine), questi ultimi due anche dimissionari. Legge Severino che non scatta, invece, per il reato di finanziamento illecito ai partiti che ha visto la Corte d’Appello condannare, sempre in seno all’attuale Legislatura regionale agli sgoccioli, i consiglieri Patrizia Morelli e Albert Chatrian di Alpe.

La Corte di Cassazione – che dopo la relazione iniziale del giudice ed una prima fase di discussione potrebbe anche decidere di rinviare l’udienza – non entra nel merito delle vicende giudicate negli altri gradi, ma assicura che nel giudizio precedente si siano osservate ed interpretate esattamente le norme di diritto.

L’esito della vicenda, comunque, potrebbe trascinare ancora la coda di questa legislatura, dal momento che – quale che sia la scelta degli “ermellini” – potrebbe essere necessario convocare un nuovo, ultimo Consiglio regionale. Se la sentenza di secondo grado venisse rovesciata il Consiglio sarebbe infatti convocato per reintegrare Fontana e Donzel nella funzione di consiglieri. In caso contrario, quindi di conferma della sentenza d’Appello, scatterebbe invece la decadenza per i due esponenti del Pd e porterebbe a confermare i loro sostituti Andrea Padovani e Paolo Cretier.

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