Riaperta la strada regionale 28 per Oyace

Era chiusa dal 12 ottobre scorso dopo una caduta massi al chilometro 11, in località Thoules.
Crollo massi Valpelline
Cronaca

Dalle 16 di oggi, mercoledì 23 ottobre, è stata riaperta al transito la strada regionale 28 per Bionaz, chiusa il 12 ottobre scorso dopo una caduta massi avvenuta al chilometro 11, in località Thoules.

“L’Amministrazione comunale esprime un sentito ringraziamento al Servizio Attività Geologiche della Regione autonoma Valle d’Aosta, con particolare riconoscenza al geologo Marco Paganone, e alle imprese coinvolte.  – sottolinea in una nota il sindaco Maurizio Lanivi – Nonostante le difficili condizioni meteorologiche, i lavori sono proseguiti con impegno, consentendo di ripristinare le condizioni minime di sicurezza necessarie per la riapertura della strada.

Resta interrotta la strada regionale 28 per Oyace

16 ottobre 2024

Vertice, nella mattinata di oggi, mercoledì 16 ottobre, tra l’assessore alle Opere pubbliche Davide Sapinet, i dirigenti e i tecnici delle strutture regionali coinvolte e i Sindaci di Valpelline Oyace e Bionaz, a proposito del crollo di massi verificatosi sabato scorso sulla strada regionale n. 28, che ha interrotto la circolazione al chilometro 11.

Durante l’incontro, sono stati concordati i prossimi massi. “L’attuale situazione meteorologica (che, secondo le previsioni, si protrarrà almeno sino a venerdì) – spiega l’assessore Sapinet – non consente per il momento di porre in atto le attività previste sul sito, le quali saranno programmate non appena le condizioni del tempo ne renderanno possibile la realizzazione”.

Gli interventi necessari sul versante erano stati definiti a seguito di “sorvoli in elicottero e ricognizioni aeree per mezzo di droni allo scopo di valutare l’entità del crollo”. Nello specifico, è previsto il disgaggio dei materiali lapidei instabili lungo il versante, e successivamente sarà riattivato il cantiere, già operativo sul sito prima della frana, per il posizionamento delle barriere paramassi a protezione della sottostante viabilità regionale.

La circolazione sulla strada regionale n. 28 resta pertanto interrotta. E’ stata attivata la deviazione del traffico, per i soli veicoli di peso inferiore ai 35 quintali, verso la viabilità alternativa comunale sulla quale, viste le limitate dimensioni della carreggiata, già da lunedì pomeriggio è stato posizionato un impianto semaforico a regolamentazione della circolazione. 

“Nei primi giorni della prossima settimana, a seguito dell’attivazione del cantiere sul versante, a cura della struttura Attività geologiche che si occuperà anche dei disgaggi, – conclude l’Assessore – potranno essere effettuate nuove valutazioni in ordine alla transitabilità della strada regionale”.

Crollo di massi a Valpelline, strada regionale 28 non transitabile

12 ottobre – Ore 9.21

La strada regionale n. 28 per Oyace, al momento non è transitabile. Un crollo di massi dalla parete sopra la carreggiata si è verificato nel comune di Valpelline, in località Thoules, al chilometro 11 della strada.

“Il distacco è avvenuto attorno alle 7.30 di oggi, – racconta il sindaco di Valpelline, Maurizio Lanivi – in un tratto dov’era già in corso un cantiere per il consolidamento del versante. Si stava procedendo al montaggio delle reti, quindi purtroppo il fenomeno ha anticipato l’opera”. Il crollo non ha coinvolto né mezzi, né persone.

Al momento, la viabilità nella zona è comunque assicurata attraverso una strada comunale. Per le sue caratteristiche, non può essere percorsa dai mezzi superiori ai 35 quintali. Non vi è quindi popolazione isolata. In mattinata avrà luogo il sopralluogo del geologo regionale, per verificare il residuo della massa staccatasi e compiere le valutazioni del caso sulla riapertura della strada regionale.

Una risposta

  1. Forse, dico forse, non sarebbe ora di fare un lavoro più resistente alla frane in quella zona? Si vede che quelle reti di protezione sono provvisorie e non possono reggere grossi massi. Sarebbe da fare il classico parafrane come c’è in molti tratti della regionale di Cogne: muro di 2/3 metri con montata sopra una rete paramassi fissa più robusta, quella con pali di sostegno fatti con travi e verticali in acciaio e con il sistema di tiranti per la rete.

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