Dà in escandescenza in Pronto soccorso, condannato

Ad un trentenne il giudice Tornatore ha inflitto un anno di reclusione per interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità. I fatti nel novembre 2018.
Pronto Soccorso
Cronaca

Aveva accompagnato un’amica all’ospedale “Parini”, nel novembre 2018, ma una volta là, la situazione era precipitata. Al punto che oggi, venerdì 31 maggio, Yassine Mrad, 30enne di origini marocchine, è stato processato al Tribunale di Aosta per interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto d’indicazioni sulla propria identità. Accuse per le quali il giudice monocratico Marco Tornatore lo ha ritenuto colpevole e, accogliendo la richiesta del pm Rosa Maria Catroppa, gli ha inflitto un anno di carcere.

A quanto emerso durante l’udienza, l’imputato, una volta presentatosi il medico per la visita aveva dato in escandescenza, con intensità tale da impedirgli di intervenire sulla paziente. Il personale in servizio si era così visto costretto a chiamare la Polizia, per riportare l’ordine nell’ambulatorio. Nemmeno all’arrivo degli agenti l’uomo si era calmato, opponendosi all’identificazione, tanto che si era reso necessario contenerlo. Mrad era difeso dall’avvocato Valeria Casali.

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