Gli abbracci sono poco prudenti in epoca di Covid-19. Le conseguenze dell’averne ricevuto uno agli inizi dello scorso gennaio, per un 88enne di Morgex, non sono però state l’insorgere del virus, quanto lo sparire del suo portafoglio. Dopo alcune indagini, i Carabinieri della stazione della Valdigne hanno però identificato una 40enne romena ritenuta responsabile di quell’episodio, E.Z., denunciandola a piede libero per furto aggravato.
L’anziano era stato distratto, appunto, stringendolo e la donna, simulando il gesto affettuoso, era riuscita a sfilargli dalla tasca dei pantaloni il portafoglio, che conteneva circa 50 euro. La precisa descrizione fisica ricevuta, unita all’aver riscontrato – nelle immagini di alcune telecamere comunali – un’autovettura sospetta, arrivata fino a Courmayeur e passata per Morgex all’ora in cui la vittima aveva denunciato di essere stata derubata, ha indirizzato i Carabinieri ad acquisire elementi dai colleghi di alcuni comandi in Lombardia.
Si è così arrivati all’identificazione dell’autrice del furto. La donna risultata nota all’Arma, nel bresciano, proprio quale specialista seriale nella “tecnica dell’abbraccio”. Un furto doppiamente sgradevole, perché basato sul carpire non solo i beni materiali, ma anche la fiducia delle vittime, spesso afflitte da solitudine e quindi ancor più liete per un cenno di attenzione. Il portafoglio dell’anziano, mancante però del denaro, era stato ritrovato durante le ricerche sul territorio e restituito al legittimo proprietario.