Sono stati recuperati senza vita i corpi dei alpinisti dispersi sul Monte Bianco, Daniele Colombo, 36 anni, di Sestri Levante (Genova) e il suo amico sloveno, la guida alpina Domen Kastelic, di 34. Si trovavano in un crepaccio sotto una valanga, ad una decina di metri di profondità, coperti da un paio di metri di neve. Sono stati i segnali telefonici captati dal sistema Recco a mettere sulle loro tracce i soccorritori che per individuare il crepaccio hanno dovuto usare delle sonde più lunghe, vista anche la durezza della neve. Le salme dei due sono state trasportate alla camera mortuaria di Courmayeur.
I due uomini erano entrambi esperti alpinisti. La guida slovena era tra i migliori scalatori del suo Paese e nel 2015 era stato tra i candidati al Piolet d'Or, gli Oscar dell'alpinismo, per la prima assoluta del Chugimago, vetta di 6.259 metri, in Nepal. Colombo, di professione insegnante di inglese, viveva con i genitori, papà Ruggero e la mamma Rosa Biasotti, iscritti come lui al Cai di Chiavari.