A inizio gennaio, prossimo alla pensione, il questore Celia aveva risposto alle curiosità dei cronisti sul suo successore con la “verve” che non lo ha mai abbandonato: “non ci sono ancora comunicazioni, d’altronde siamo un’amministrazione last minute”. Oggi, a cinque giorni dalla scadenza del mandato di Celia in corso Battaglione, è arrivata la nomina, che conferma alcuni “rumors” delle scorse settimane: Pietro Ostuni sarà il nuovo questore di Aosta dal 1° febbraio.
55 anni, originario di Altamura (Bari), il suo passato professionale è profondamente legato alla questura di Milano, dove ha lavorato per molti anni, ricoprendo tra l’altro gli incarichi di responsabile dell’Ufficio immigrazione, di Capo di Gabinetto e di Vicario del questore. Nel giugno 2015, la nomina a dirigente superiore, con l’incarico a consigliere ministeriale presso il dipartimento di Pubblica sicurezza del Viminale, dove si è occupato di coordinare l’ordine pubblico durante l’Expo.
Fu proprio da Capo di gabinetto della questura di Milano che Ostuni salì alla ribalta delle cronache nazionali, per il coinvolgimento nel “caso Ruby”. A lui telefonò infatti l’allora premier Silvio Berlusconi, nella notte tra il 27 e il 28 maggio del 2010, per il rilascio di Karima El Mahroug, trattenuta negli uffici di via Fatebenefratelli dopo essere stata fermata dalla Volante “Monforte bis”. Un episodio che, nel procedimento scaturito dalla vicenda, vide Ostuni uscire indenne.