Un autobus in arrivo da Parigi, nella notte tra domenica 8 e lunedì 9 settembre, la Guardia di finanza che lo ferma per controllarlo. I cani Elix e Blade puntano i bagagli di due passeggeri. Le “Fiamme gialle” li accompagnano negli uffici e svuotano i due trolley. Estratti tutti gli effetti personali, le unità cinofile continuano a segnalare: nascosti in un doppio fondo spuntano, in tutto, oltre dieci chili di eroina. In manette finiscono Petre Ghita, un romeno di 34 anni, e Maris Jansons, un 19enne lettone.
Lo stupefacente era confezionato in 921 ovuli da undici grammi ognuno, suddivisi in diciassette stecche, tenute insieme da nastro adesivo e da fogli di cartone. In una latta di passata di pomodoro sigillata ermeticamente è stata inoltre rinvenuta una “palla” di eroina, del peso di oltre quattro etti. Vista la quantità di droga, ora posta sotto sequestro, e le altre prove raccolte nell’intervento, i due fermati sono stati portati in carcere a Brissogne, a disposizione del magistrato che coordina l’indagine, il pm Eugenia Menichetti.
Quello assestato dagli uomini comandati dal tenente colonnello Francesco Caracciolo è un duro colpo al traffico internazionale di stupefacenti, che vede nella recrudescenza dell’eroina un segnale recente, registrato da più di un “addetto ai lavori”. La vicinanza di due frontiere, con il passaggio obbligato tramite due tunnel, si legge in una nota del comando regionale, “è motivo da sempre di particolare attenzione operativa da parte dei finanzieri del Gruppo Aosta”.