Grave una delle due donne investite ieri a Sarre

66enne, è ricoverata in rianimazione, per i traumi riportati ad un piede. Per l’altra investita, 35 anni, la situazione appare meno complessa. Il bimbo di un anno e mezzo, che era con le due donne, è stato trasferito al “Regina Margherita” di Torino.
Cronaca

E’ ricoverata in rianimazione una delle due donne investite da una vettura a Sarre nel pomeriggio di ieri, lunedì 3 febbraio, mentre si trovava con la figlia e il nipote. 66 anni, le sue condizioni sono gravi, per i traumi riportati ad un piede. Per l’altra investita, 35enne, la situazione appare meno complessa e sono ancora in corso gli accertamenti di diagnostica al “Parini”.

Il bimbo di un anno e mezzo, che era con le due donne, è stato trasferito all’ospedale pediatrico “Regina Margherita” di Torino. E’ stato sbalzato dal passeggino e ha riportato un politrauma e una frattura, ma non presenta altre lesioni gravi evidenti. Attualmente è ricoverato in chirurgia e dovrà essere operato ad un arto per la frattura nei prossimi giorni. I sanitari torinesi hanno stabilito una prognosi di 40 giorni.

L’incidente si è verificato attorno alle 17, in frazione Saint-Maurice, non distante dal Municipio. Il conducente della vettura, un valdostano di 48 anni, si è immediatamente fermato a prestare soccorso. Profondamente shoccato per l’accaduto, ha ricevuto assistenza psicologica. Gli accertamenti sull’incidente sono affidati alla Polizia locale, intervenuta sul posto assieme al 118.

3 risposte

  1. E che si fá, si costringe le case automobilistiche ha costruite veicoli dal massa interiore ai 100kg?

  2. Nella gente disattenta e imprudente fanno parte automobilisti, ciclisti e pedoni… Però chi è seduto in auto ha una piccola ma enorme differenza…fa muovere un mezzo di almeno 1500 kg! Le conseguenze di una sua possibile disattenzione sono drasticamente piu gravi. Su questo non si insiste abbastanza.

    1. hai detto benissimo! Chi è alla guida di un veicolo ha una grande responsabilità e spesso lo fa con leggerezza. Limiti e sanzioni servono fino ad un certo punto, bisogna educare al rispetto della propria vita e a quella degli altri. Speriamo che le persone coinvolte recuperino in fretta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le norme sulla privacy e i termini di servizio di Google. e Termini di servizio fare domanda a.

Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte