E’ ancora strage sulle strade della Valle. In poche ore sono morti due motociclisti

Alle 12,15 di domenica 6 luglio, a Gressan, ha perso la vita Annamaria Ragoso, 48 anni, di Châtillon. Sopra Saint-Barthélemy, invece, ha perso la vita Gian Antonio Fassone, 50 anni di Rovasenda.
Il luogo dove è deceduta Annamaria Ragoso, in località Borettaz a Gressan
Cronaca

Due morti in due incidenti motociclistici. E’ questo il tragico bilancio di questa prima domenica di luglio. Ieri, domenica 6 luglio, a distanza di meno di un’ora, due motociclisti hanno perso la vita.

Il primo incidente, verso le 12,15 a Gressan, il località Borettaz. Qui ha perso la vita Annamaria Ragoso, 48 anni di Châtillon. Poco prima delle 13, i carabinieri di Nus, sono dovuti intervenire per un altro incidente mortale, questa volta a Saint-Berthélemy, dov’è morto Gian Antonio Fassone, 50 anni di Rovasenda, in provincia di Vercelli.

Annamaria Ragoso, impiegata presso l’agenzia delle entrate di Châtillon, viaggiava a bordo di una Prestige 640 Racing, alla guida della moto il marito, Marino Gal, 49 anni, meccanico. La dinamica dell’incidente è ancora tutta al vaglio della polizia stradale di Aosta. Infatti, sembrerebbe che la moto Bmw di Giampiero Bréan e Patrizia Bonin abbia leggermente tamponato la Ford Fiesta condotta da due trentenni di Genova, che avevano bruscamente frenato per evitare un auto che li aveva tagliato la strada. A quel punto, Marino Gal ha urtato i due mezzi. Lui e la moglie sono caduti dalla moto, Marino non si è fatto nulla, solo una sbucciatura al ginocchio, mentre la moglie è stata investita da una macchina che arrivava proprio in quel momento. La polizia stradale ha posto sotto sequestro anche il Fiat Doblo di Francesco Giordano, 60 anni di Aosta. Infatti, potrebbe essere stato proprio il Fiat Doblo a investire la donna. Ora, gli accertamenti dovranno verificare se è stato lui a urtare la donna quando era già al suolo. Oppure, se in quel momento è passata un’altra auto.

Marino Gal è sconvolto per quando accaduto. Non riesce a spiegarsi come sia potuto succedere. “Andavamo piano – racconta – poi la frenata dell’auto davanti a noi, la moto dei nostri amici ha rallentato e ha leggermente urtato la Ford Fiesta, io ho frenato, mi sono spostato un po’ a sinistra per evitare di finire contro l’altra moto. Mia moglie, forse si è spaventata, e ha mollato la presa. Ha quel punto, ho urtato la moto, e lei è caduta. E a quel punto, è stata urtata da un’auto. Non so come sia accaduto”.

In una strada sterrata, invece, sopra Saint-Barthélemy ha perso la vita Gian Antonio Fassone, 50 anni di Rovasenda. L’uomo era alla guida della sua moto da enduro, quando ha perso il controllo del mezzo ed è precipitato in un dirupo, facendo un volo di settanta metri. Ora, la dinamica è al vaglio dei carabinieri, che devono chiarire come abbia fatto Fassone e finire nel dirupo. Il motociclista, un grande appassionato di enduro era in Valle per la Fénis Motocavalcata. Un anello di 130 chilometri, con strade anche sterrate. Ed è proprio in una di questa strade, che Gian Antonio Fassone, assessore comunale di Rovasenda, ha perso la vita.

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