“Ecco il resto”, ma erano banconote false. Legata a una cessione di hashish la rapina di Montfleury

E’ stato processato oggi l’ultimo dei giovani arrestati per i fatti della scorsa estate. Ad Achraf Laabid El Bagari, 21 anni, sono stati inflitti due anni e venti giorni di reclusione. Per la vicenda, già condannati, a novembre 2017, altri due giovani.
Il tribunale di Aosta
Cronaca

E’ stato processato oggi, mercoledì 24 gennaio, al Tribunale di Aosta, l’ultimo dei giovani arrestati lo scorso luglio dalla Polizia ed accusati di rapina pluriaggravata e lesioni personali aggravate ai danni di un coetaneo. Per quei fatti, avvenuti nella notte del 30 giugno 2017 nella zona di Montfleury ad Aosta, il collegio composto dai giudici Marco Tornatore, Maurizio D’Arbusco e Anna Bonfilio ha inflitto due anni e venti giorni di reclusione al ventunenne Achraf Laabid El Bagari, difeso dall’avvocato Federico Fornoni.

Dal dibattimento di stamane, è emersa anche l’origine della vicenda, su cui aveva indagato la Squadra mobile della Questura. Sostanzialmente, il giovane poi aggredito, poco più che maggiorenne, risultava aver venduto una dose da dieci euro di hashish ad El Bagari e ad altri ragazzi con lui. Pagato con una banconota da cinquanta euro, li aveva però fatti infuriare provando a darne loro in resto due da venti, rivelatesi false. A ciò era seguito il tentativo del gruppo di strappargli il giubbotto, che conteneva telefono cellulare e portafogli. Avevano anche cercato di caricarlo a forza su un’auto, cagionandogli delle lesioni, quando aveva urtato con il volto contro il montante e le lamiere della vettura. Il tentativo era infine andato “a vuoto”, a seguito dell'intervento di un amico dell’aggredito e del passaggio di un’altra auto.

Secondo il difensore di El Bagari, l’accaduto rientrava in un esercizio arbitrario delle proprie ragioni, ma il pubblico ministero Eugenia Menichetti ha ribadito che i fatti configuravano una rapina. Per la vicenda, nell’udienza dello scorso 30 novembre, il gup Paolo De Paola aveva condannato ad un anno e dieci mesi, oltre a 600 euro di multa, ognuno Tarik Tiouli (21 anni) e Riccardo Tripodi (21). Avevano scelto il rito abbreviato, cui non era invece stato ammesso l’imputato arrivato oggi in aula. El Bagari non è nome nuovo alle cronache: lo scorso giugno era stato condannato a due anni di reclusione, perché ritenuto colpevole dell’accoltellamento di due fratelli alla discoteca “Prince” di Quart, nel dicembre 2016.

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