“Edificio inagibile ma abbiamo trovato un posto per tutti”

“I 24 nuclei famigliari coinvolti, per un totale di circa 50 persone – ha spiegato il sindaco del capoluogo – saranno ospitati in pensione completa dagli alberghi Bus e Au Coin Vert di Aosta per i prossimi due giorni”.
Riunione Quartiere Dora
Cronaca

“E’ stato necessario emettere un’ordinanza d’inagibilità per le prossime 48 ore, fino a quando i vigili del fuoco non confermeranno la stabilità della struttura e non avranno messo in sicurezza il tetto dell’edificio: in ogni caso, abbiamo trovato una soluzione e un posto per tutti”.

Il sindaco di Aosta, Bruno Giordano, è intervenuto in prima persona nel tardo pomeriggio, per presentare alle famiglie evacuate dalla palazzina delle case popolari del Quartiere Dora, il cui tetto è stato distrutto da un incendio, le soluzioni individuate dal Comune e dall’Arer per fare fronte all’emergenza.

“I 24 nuclei famigliari coinvolti, per un totale di circa 50 persone – ha continuato Giordano – saranno ospitati in pensione completa dagli alberghi Bus e Au Coin Vert di Aosta per i prossimi due giorni”. Poi, se i Vigili del fuoco garantiranno l’agibilità dell’edificio, gli inquilini dei primi cinque piani dovrebbero poter tornare a dormire nei propri letti.

“Prima però bisognerà verificare che l’acqua utilizzata per spegnere l’incendio non abbia arrecato danni ai piani inferiori”, ha continuato Giordano. Per gli abitanti dei piani superiori, vale a dire il sesto e il settimo, la situazione invece, purtroppo, è ben definita. “Lassù gli appartamenti sono stati fortemente danneggiati dalle fiamme e resteranno inagibili fino a quando non saranno ristrutturati”.

Un lavoro che toccherà alla ditta costruttrice – l’Arcas di Torino – perché l’edificio, che non ha neanche un anno di vita, oltre ad essere assicurato, come ricorda Giordano, “è ancora in garanzia”.

Nel frattempo, per le due famiglie che vivevano ai piani alti il Comune ha già individuato degli alloggi, dislocati nel capoluogo regionale, dove potranno rimanere fino a quando la ristrutturazione non sarà completata. Secondo Giordano, “ci vorranno dai 4 ai 6 mesi, sempre che l’edificio non venga messo sotto sequestro dall’Autorità giudiziaria”.

Un’ipotesi non del tutto remota, che dipenderà dagli sviluppi delle indagini. La polizia scientifica e i vigili del fuoco stanno effettuando dei rilievi nel palazzo incendiato, mentre in Questura sono stati ascoltati alcuni operai che nel primo pomeriggio di oggi stavano svolgendo dei lavori di manutenzione sui pannelli solari del tetto, poco prima che s’innescasse il rogo.

Durante questa fase, la questura di Aosta ha disposto il controllo 24 ore su 24 della palazzina, onde evitare episodi di sciacallaggio, vandalismo o semplicemente il tentativo di qualche inquilino imprudente di tornare a casa propria per cercare di recuperare qualche effetto personale.

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