Questa mattina don Carmelo Pellicone, parroco della Chiesa di Santo Stefano di Aosta, si è svegliato con un sorpresa a dir poco spiacevole. Raggiunta la sua chiesa, davanti vi ha trovato non solo immondizia, mozziconi di sigaretta, cocci di vetro e bottiglie rotte, ma anche fazzoletti ed escrementi, probabilmente umani, che trovandosi esattamente contro il portone d’ingresso, rendevano impossibile l’entrata nell’edificio. Non è la prima volta che il parroco si trova di fronte a un simile scempio, ma non era mai accaduto che gli escrementi si trovassero proprio davanti all’ingresso. “Tutto ciò è davvero triste, al di là del fatto che una persona sia o no credente, la chiesa rimane un monumento con una rilevanza storica”, racconta in un momento di sfogo don Carmelo, visibilmente amareggiato.
Da diversi anni il prete afferma di dover lottare contro l’inciviltà di alcuni gruppi di ragazzi che durante la notte frequentano il luogo, lasciando sulla piazza spazzatura di ogni tipo e spesso anche siringhe. Anche i vicini lamentano schiamazzi notturni e atti vandalici che vanno avanti da diverso tempo, come racconta uno di loro, Claudio Sulas: “La scorsa estate mi hanno buttato a terra lo scooter per ben due volte, danneggiandolo, mentre era parcheggiato nel vialetto accanto alla piazza”.
Don Carmelo ha già segnalato la situazione, ma non basta, dal momento che è sufficiente che le pattuglie cambino zona perché i vandali tornino nella piazza davanti alla Chiesa. Nella speranza di risolvere il problema, il parroco ha contattato i carabinieri per sporgere denuncia e lanciato un appello per tutelare il luogo.
Una risposta
sicuramente cambierà tutto