L’estorsione ai danni di un barista aostano è costata a Santo Mammoliti, 42 anni, 4 anni di carcere e una multa di 2000 euro. L’uomo, arrestato quindici giorni fa dalla Polizia in flagranza di reato, è comparso stamattina a processo, per direttissima, davanti al giudice monocratico Marco Tornatore ed ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. L’accusa era rappresentata dal pubblico ministero Eugenia Menichetti che ha chiesto per l’uomo la condanna a 6 anni e 3 mesi oltre a 4mila euro di multa.
Difeso dall’avvocato Emanuela Bellini di Torino, che ha già annunciato ricorso, Mammoliti ha chiesto, in apertura di udienza, di essere sentito in aula, ribadendo la sua posizione sui rapporti con il barista e sulle somme ricevute, che secondo l’imputato erano a titolo di prestito. "Nessuna estorsione – ha detto Mammoliti al giudice – era solo un prestito e, inoltre, gli avevo consigliato di dare qualcosa a degli slavi che lo infastidivano. Non più di mille euro in tutto, comunque". Mammoliti tornerà ora agli arresti domiciliari.
Secondo la ricostruzione della Questura di Aosta il 42enne aostano avrebbe convinto la vittima di "essere pedinato da malviventi extracomunitari che avevano intenzione di rapinarlo e, in cambio di denaro, gli ha offerto la sua protezione".
Per questo motivo il barista, spaventato, si era affidato a Mammoliti arrivando a chiedere un prestito bancario "per riuscire a far fronte alle richieste del suo pseudo-protettore, che sono iniziate la scorsa estate e sono andate avanti fino a pochi giorni fa". In tutto l’estorsione avrebbe fruttato 3.000 euro. A denunciare il reato alla polizia è stato il barista stesso "stanco dello stress e delle continue richieste cui era sottoposto".
