Finisce al Pronto soccorso la commessa di un negozio di via De Tillier

Volevano restituiti i soldi di una camicia da notte. E’ bastato poco a due signore per perdere le staffe, a farne le spese è stata Sara Volpi, commessa venticinquenne di un negozio di intimo di via De Tillier, finita in Pronto soccorso piena di graffi.
Cronaca

Una commessa finita al Pronto soccorso, e altre due sotto shock. E’ successo questo pomeriggio, venerdì 28 agosto, nel negozio Goldenpoint di via De Tillier. Erano da poco passate le 17 quando due signore sono entrate per cambiare una camicia da notte, poi è scattata la lite e Sara Volpi (25 anni), una delle commesse è finita in Pronto soccorso piena di graffi. “Erano madre e figlia – dice Maria Grazia Summa, la responsabile -, completamente vestite di nero, non è la prima volta  che le vediamo. Mi hanno chiesto di cambiare un capo, ho detto loro che non c’erano problemi, che potevano scegliere qualcos’altro, ma loro volevano i soldi indietro, cosa non prevista dall’azienda”.

E’ a quel punto che è scattata la reazione spropositata. “La signora più anziana – prosegue Summa – si è scaraventata dietro il bancone, cercando di aprire la cassa, nel frattempo la figlia continuava ad urlare. Avevo il negozio pieno e non volevo certo fare scenate, pur di liberarmene gli avrei dato soldi di tasca mia. Poi ho chiamato i Carabinieri, ma la vecchia mi ha preso la cornetta e l’ha scagliata contro la mia collega”. Le due clienti se la sono presa anche con un'altra signora presente nel negozio, che era intervenuta per cercare di calmarle, a quel punto la titolare si è messa in mezzo: “hanno alzato le mani – ancora Summa – e la peggio l’ha avuta la mia commessa Sara, che hanno riempito di graffi sul collo e che ora è in Pronto soccorso”. Lasciato il negozio le due si sono dileguate in via, poco prima che arrivassero le Forze dell’ordine. “Erano due esaurite, due pazze”, conclude la titolare, con lei c’è anche l’altra commessa, Valentina Favone. “Guardi!”, dice la titolare indicando la camicia da notte completamente lacerata “l’anno strappata e buttata per terra”.

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