Il Comune di Courmayeur chiederà lo stato di calamità naturale dopo la colata detritica che ha colpito la Val Ferret, provocando la morte di una coppia di turisti milanesi. La decisione è stata presa "dalla Giunta comunale valutato l'entità del danno" fa sapere il primo cittadino, Stefano Miserocchi.
Nel frattempo, dopo il sopralluogo di questa mattina, il primo cittadino ha emesso un'ordinanza per consentire a chi deve recuperare l'auto o degli effetti personali di salire in Val Ferret. Il transito sarà permesso, in fasce temporali e modalità stabilite e gestite in accordo con la Protezione Civile e le Forze dell’Ordine. In particolare potranno tornare in Val Ferret solo le persone registrate e contattate dalla Protezione Civile, oltre che per singole emergenze autorizzate.
Il sindaco con i tecnici stanno inoltre valutando se riaprire nei prossimi giorni la Val Ferret nella zona a valle della frana. Secondo una prima stima dei geologi regionali ci vorrà una decina di giorni per la riapertura totale della Val Ferret.
Nel frattempo il Comune ha attivato un servizio anti sciacallaggio, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri.
Presso il centro di accoglienza allestito al Forum Sport Center di Dolonne sono stati censiti nel corso della giornata di ieri oltre 400 sfollati, di questi 140 si sono fermati a dormire all’interno del centro di accoglienza, mentre gli altri hanno trovato altre soluzioni o sono tornati a casa.