E’ scattata alle 17 circa la fase di allarme per la frana di 645.000 metri cubi di roccia e detriti che incombe dal Monte di La Saxe e che minaccia alcune case della zona alta di Entrèves e la frazione La Palud di Courmayeur. L’evacuazione della popolazione coinvolta, un centinaio di persone, si concluderà verso le ore 20, e a quel punto i cancelli posizionati per delimitare la zona verranno chiusi. Dei due scenari elaborati dagli esperti, si sta avverando quello dall’impatto minore, che prevede meno persone da evacuare.
Gli sfollati si stanno radunando al Forum Sport Center di Dolonne, frazione di Courmayeur, e mano a mano vengono destinati agli alloggi a loro riservati nei residence della zona, salvo coloro che hanno scelto soluzioni alternative. Un’équipe di volontari sta passando di casa in casa per avvertire direttamente i residenti ed assicurarsi che lascino le loro case. Un secondo giro verrà effettuato ad evacuazione conclusa, per assicurarsi che sul posto non sia rimasto più nessuno. Tutti sono stati preallertati telefonicamente dal Comune. La notizia non ha sopreso nessuno: da un mese, ovvero da quando la frana, costantemente monitorata dal 2008, si è mossa in modo tale da superare un certo livello di guardia, gli abitanti delle frazioni a rischio sono stati avvertiti della situazione, anche per indagare sulle loro eventuali necessità. Da ieri la situazione è ulteriormente peggioranta, e la protezione civile, via fax, ha dato il via alle operazioni di evacuazione.
Non è dato sapere quando il versante instabile collasserà, non è neppure certo che questo avvenga. Se la velocità con cui si muove la frana continuerà ad aumentare, potrebbe essere questione di poco tempo. In ogni caso solo l’evacuazione dell’area può garantire la sicurezza degli abitanti.
La Frana di La Saxe al momento dell’allarme
La protezione civile al lavoro a la Palud
