Violento scontro frontale, tra due vetture, nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 31 luglio, sulla strada Statale 27, nel comune di Gignod. Il sinistro è avvenuto all’altezza del bivio per la regionale di Allein. Le ambulanze del 118 hanno soccorso due feriti. Si tratta dei conducenti delle auto, entrambe con targa svizzera. Uno, 35 anni, viaggiava da solo, mentre l’altro, 19 anni, aveva a bordo un’altra persona, rimasta però illesa.
Per entrambi, dopo il trasporto al pronto soccorso del “Parini”, sono in corso gli accertamenti diagnostici. L’incidente è stato rilevato dai Carabinieri, al fine di ricostruirne la dinamica. Per le operazioni di soccorso, per cui sono intervenuti anche i Vigili del fuoco, è stato necessario chiudere temporaneamente la circolazione sulla statale, che è poi ripresa a senso unico alternato. Nell’area si sono formate code.
Frontale Allein
La coda dopo l’incidente a Gignod.
2 risposte
Ieri stavo salendo verso Etroubles quando ho trovato coda e al bivio per Allein ho imboccato questa strada pensando di raggiungere da lì Etroubles.
Ma salendo i tornanti scendevano auto di automobilisti “ma chi ha regalato loro la patente” che invadevano la mia carreggiata, intuibilmente dirottati da Etroubles via Allein per raggiungere Aosta.
Idea insensata se riguarda anche persone prive di dimestichezza con strade di montagna.
Per la cronaca, da Allein ho rinunciato alla destinazione Etroubles viste le auto in senso contrario e sono tornato ad Aosta imboccando la strada deserta per Doues e poi deviando verso sud.
Morale: meglio far sorbire lunghe code che far percorrere certe strade a inetti del volante che solo per combinazione ieri non mi hanno bocciato.
Gli svizzeri, appena passano il confine italiano, abbandonano ogni ritegno e corrono come dei pazzi. Chi frequenta spesso la s.s. 27 lo sa. Peccato che la Polizia stradale e i Carabinieri non piazzino autovelox, e pattuglie a qualche km di distanza, per fermare e sanzionare i nostri “gentili” vicini. Rimpinguerebbero le casse dello Stato e insegnerebbero agli svizzerotti che l’Italia non è paese del far west.